Giornata turbolenta quella di ieri in casa Milan. Giampaolo aspetta l’esonero ma al suo posto sarà Pioli e non Spalletti, il quale non ha trovato l’accordo con l’Inter.
Il Milan ha ormai deciso di sollevare Marco Giampaolo dall’incarico di allenatore del club rossonero. L’ex Sampdoria lascerà il Diavolo dopo appena tre mesi di lavoro, nei quali non è riuscito a trasmettere idee e gioco a Romagnoli e compagni.
Giampaolo, i motivi principali dell’addio
E, paradossalmente, il tecnico di Giulianova verrà esonerato dopo il ritorno alla vittoria dei rossoneri. Tuttavia, come analizza il Corriere della Sera, contro il Genoa Giampaolo ha sbagliato per l’ennesima volta la formazione titolare, prova di uno stato di confusione. Più in generale, l’allenatore marchigiano paga per il suo integralismo tattico.
Milan, virata su Pioli
“Pioli è l’alternativa difesa da Maldini, alla fine condivisa da Gazidis, ma depotenziata da Elliott non appena partorita. Non il migliore degli inizi. Chissà dunque che questa situazione caotica non finisca per portare prima o poi un po’ di chiarezza: magari capiremo chi comanda nel Milan, che vive ancora il paradosso di un ad, Gazidis, arrivato con ottime referenze (e compenso in linea) proprio per tenere in mano la barra del comando e non certo per fare solo il direttore commerciale“. Così chiosa ancora il CorSera sulla situazione in casa rossonera.
Spalletti non cede all’Inter…
Il nome di Pioli è la carta B del club di via Aldo Rossi. La prima scelta è Spalletti ma il tecnico toscano non ha trovato l’accordo di risoluzione con l’Inter, club al quale è legato contrattualmente fino al 2021, con circa 4,5 milioni netti a stagione. La proposta di buonuscita di Marotta è stata di tre mesi oltre a quanto già versato… Inaccettabile per l’ex Zenit…