Milan, Pioli scopre per la prima volta i problemi d’abbondanza

Milan, Pioli scopre per la prima volta i problemi d’abbondanza

Il Milan stenta a livello di risultati: Pioli, però, sta pian piano ritrovando un’abbondanza a livello di rosa che non aveva mai avuto

L’inizio di campionato del Milan lascia senza dubbio pochi spazi all’immaginazione. La classifica è deprimente, con un dodicesimo posto a quota 14 che mette i rossoneri poco sopra la linea di galleggiamento rappresentata dalla zona retrocessione. Gli argomenti per provare a sperare in un futuro migliore, però, ci sono. Non soltanto c’è un mercato di gennaio che, all’orizzonte, promette di puntellare una rosa molto giovane e con pochi trascinatori. Anche il ventaglio di uomini a disposizione di mister Pioli, adesso, promette di essere più produttivo. Questo grazie al ritorno ad altissimi livelli di Jack Bonaventura, all’esplosione del duo Bennacer-Krunic a centrocampo, alla ripresa di Calhanoglu e a quel treno sulla fascia che risponde al nome di Theo Hernandez. Anche la Gazzetta dello Sport, in un editoriale odierno, analizza la ritrovata abbonfanza in casa Milan.

Milan, con l’abbondanza arriva il salto di qualità? Pioli lo spera

Segnali di ripresa ce ne sono stati. Il Milan non è una squadra allo sbando, è vivo, ma ora ha bisogno di punti. Anche di quelli sporchi. E Stefano Pioli pretende un netto salto di qualità in generale, chiede soprattutto ai nuovi acquisti e agli uomini di maggiore esperienza una mano per uscire concretamente dalle “sabbie mobili”. In questo senso può per esempio contare sul recupero di Bonaventura, sulla duttilità di Calhanoglu e sulla qualità di Theo Hernandez“.

Hakan Calhanogli

Bonaventura, vero e proprio uomo Milan

Hernandez è una sicurezza, ha personalità, coraggio e tecnica adeguati a una grande piazza. Calhanoglu rientra a Parma dopo la squalifica ed è l’uomo con il miglior bagaglio di colpi offensivi in casa Milan insieme al baby Leao. Ma è Bonaventura la notizia più rassicurante per Pioli: Jack è uomo Milan, conosce l’ambiente, è in grado di gestire mentalmente e tatticamente anche i momenti più delicati, è soprattutto giocatore vero, centrocampista dal gol facile e leader riconosciuto in campo“.

Argomenti