Milan, senti Petagna: "I rossoneri erano il mio sogno. Quando presero Matri piansi"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Milan, senti Petagna: “I rossoneri erano il mio sogno. Quando presero Matri piansi”

Andrea Petagna

Lunga intervista all’ex attaccante rossonero Andrea Petagna, che domenica affronterà l’Inter con la sua Atalanta

Andrea Petagna è uno dei tanti giovani dell’Atalanta che stanno trascinando il club bergamasco verso l’Europa. Gasperini ha puntato forte su di lui, preferendolo ad un altro ex rossonero come Paloschi, e l’attaccante lo sta ripagando con prestazioni di ottimo livello. A due giorni dal match di campionato contro l’Inter, Petagna ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport, parlando anche di Milan: “Galliani è stato fondamentale per me, mi seguiva da vicino quando sono arrivato piccolino e stavo in convitto. Il Milan era il mio sogno e soffrivo perché non giocavo. Per questo ho voluto andare via in prestito“.

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Ascoli

L’Ascoli, in quell’estate del 2015, fu l’unico club a credere nelle potenzialità del ragazzo: “Il Milan non mi ha portato in ritiro. Arrivavo da due stagioni in cui avevo fatto male: non sapevo che fare, ho pensato di mollare. L’Ascoli è stato l’unico club a volermi con forza, mi cercarono il direttore Lovato e il tecnico Petrone, ma non sapevano se avrebbero giocato in Lega Pro, dove il Milan non voleva mandarmi, o in B. Li ripescarono, Galliani diede una mano per lo stipendio e io iniziai a giocare con continuità. Arrivò una bella salvezza“.

Il debutto col Milan

Prima di allora, però, Petagna aveva potuto assaporare un po’ di gloria in rossonero: “Nel 2013 ho debuttato in campionato a Verona, Allegri mi fece i complimenti davanti a tutti, pensai di essere importante anche se sapevo che non avrei giocato sempre: c’erano Pazzini e Balotelli. All’ultimo giorno di mercato presero Matri, ci rimasi malissimo e mi misi a piangere. Non volevo restare nella Primavera, così sono andato alla Samp“.

Chance Atalanta

Infine, la chiamata dell’Atalanta, squadra che lo ha lanciato definitivamente nel calcio dei grandi: “Mi sono sentito importante, anche se ero ancora ad Ascoli. La famiglia Percassi mi disse che avrei fatto parte del progetto Atalanta, mi diede forza. Ho ritrovato questa società dopo i provini a Zingonia a 10-11 anni. Riso? Il mio agente è fondamentale come mio padre Euro. Giuseppe è stato come un fratello maggiore a Milano“.

Allegri, Mihajlovic e Gasperini

Nel percorso dal Milan all’Atalanta, tre allenatori che hanno segnato la sua crescita: “Allegri è stato decisivo, mi ha fato debuttare al Milan e allenare con grandi campioni, come Ibrahimovic. Mihajlovic l’ho avuto un paio di mesi alla Samp. Non giocavo ma mi sono trovato bene: è determinato e forte. Gasperini? Per noi giovani è un papà. Ti fa tirare fuori quello che hai. Bravo a darti fiducia ma devi stare sempre sul pezzo“.

Amicizia importante

Infine Petagna ha parlato di Cristante, altro ex delle giovanili rossoneri e suo grande amico: “E’ stato come tornare ragazzini come quando, a 10 anni, facevamo i provini e poi giocavamo nel Milan. E’ un’amicizia lunga e importante. Quando il direttore Spagnolo mi chiese di lui, gliene parlai bene. Ci messaggiavamo, ho seguito minuto per minuto la trattativa“.

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ultimo aggiornamento: 22 Marzo 2017 16:52

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