Milan story, le vittorie di giugno: lo scudetto del 1951

Milan story, le vittorie di giugno: lo scudetto del 1951

Il 10 giugno 1951, dopo una lunghissima attesa, il Milan vince il campionato. I rossoneri prevalgono sull’Inter grazie a un eccezionale girone di ritorno.

Se nei primi anni della sua storia il Milan era stato capace di vincere tre scudetti, nel periodo successivo che va dal pre-Grande Guerra al Secondo Dopoguerra il Diavolo non ha più regalato trionfi ai propri sostenitori.

Prende forma il grande Milan…

Nel secondo dopoguerra, la presidenza Trabattoni costruisce un passo alla volta una formazione competitiva, forte del Gre-No-Li svedese, di Buffon, Tognon e Annovazzi. Dopo le prove generali del 1940/50, con gare spettacolari ma una difesa poco solida, nel campionato 1950/51 i rossoneri si presentano ai nastri di partenza seriamente intenzionati a vincere il titolo nazionale. In difesa arriva Silvestri, in attacco si aggiunge Renosto.

Caccia allo scudetto

Il Milan parte subito a razzo con sei vittorie consecutive, alcune delle quali clamorose nel punteggio: 9-2 al Novara, 6-2 all’Udinese, 5 a 3 a Napoli. Come l’anno prima, la squadra dell’ungherese Czeizler viene trascinata dal bomber Nordhal. Contro l’Atalanta, verso la fine del girone d’andata, il Milan espugna il “Comunale” con un 7 a 4. Il titolo d’inverno è però dell’Inter. Il cammino dei rossoneri è irresistibile anche nel girone di ritorno, con altri risultati spettacolari, come il 9-0 al Palermo! Qualche pareggio di troppo e una sconfitta dei nerazzurri permettono ai rossoneri di sorpassare i rivali nerazzurri.

Verso il titolo…

Il girone di ritorno del Milan è straordinariamente regolare: il vantaggio sull’Inter arriva a cinque lunghezze. Nelle ultime giornate, Bonomi e compagni rallentano e i nerazzurri si riavvicinano leggermente.

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10 giugno 1951, San Siro esulta

Il 10 giugno 1951, a San Siro, si gioca Milan-Lazio. Queste le formazioni in campo a San Siro davanti a quasi 40 mila spettatori:
MILAN: Buffon, Silvestri, Bonomi, Annovazzi, Tognon, De Grandi, Burini, Gren, Nordahl, Liedholm, Renosto.
LAZIO: Sentimenti IV, Antonazzi, Furiassi, Alzani, Malacarne, Magrini, Sentimenti V, Flamini, Hofling, Cecconi, Puccinelli.
Gli ospiti vanno in vantaggio con Flamini, pareggio del bomber Nordhal ma poi Sentimenti V chiude i conti per la Lazio. A quel punti, sulle tribune si attende di sapere il risultato dell’Inter. L’altoparlante annuncia: “A Torino, il Torino batte…“; il risultato non lo sente nessuno perché San Siro esplode in quanto c’è la matematica vittoria dello scudetto, dopo tanta attesa…

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