Milan, Yonghong Li rifiuta l’aiuto del Fondo Elliott. Il presidente sfida l’Uefa e lo scetticismo che lo circonda.
Milan, no di Yonghong Li al Fondo Elliott – È lui l’uomo del momento, quel Yonghong Li venuto dal nulla che preso il Milan da Silvio Berlusconi, lo ha affidato a Marco Fassone, vero volto del Milan cinese.
Milan, tutti i dubbi su Yonghong Li
Dopo il no dell’Uefa al settlement agreement, il presidente è venuto agli onori della cronaca, purtroppo in senso negativo. In poche parole: se il Milan è circondato da un velo di pessimismo è colpa principalmente di Yonghong Li e dei dubbi legati al suo patrimonio personale.
In pochi credono che Li possa riuscire a ripagare il debito contratto con il Fondo Elliott e in pochi credono che dalla Cina possano arrivare i quaranta milioni chiesti dal CdA per l’aumento di capitale.
No di Li al Fondo Elliott
Il Fondo Elliott si sarebbe già proposto di anticipare i soldi ricevendo – a sorpresa – un No grazie da parte di Yonghong Li, intenzionato a tenersi stretto il Milan. Il presidente sa bene che aumentare il debito con il Fondo Elliott potrebbe essere il definitivo colpo di grazia alla sua esperienza alla guida del club.
Al momento il numero uno del Milan non sembra intenzionato ad accettare aiuti esterni e si prepara a giocarsi il tutto per tutto in vista di un’estate che si preannuncia infuocata per i colori rossoneri.