Un ragazzo di 15 anni è morto dopo essere caduto nel condotto di aerazione del centro commerciale Sarca, in provincia di Milano. Il volo è avvenuto a causa di un selfie con gli amici.
MILANO – E’ costata la vita a un giovane adolescente quella che al massimo voleva essere una ragazzata. Nella serata di sabato 15 settembre, un gruppo di ragazzi si è arrampicato per gioco sul tetto della struttura dove ha sede il centro commerciale Sarca, a Sesto San Giovanni, nella periferia nord-orientale di Milano.
Fuga e tragedia
A quel punto, i giovani sono stati scoperti dalla sicurezza e hanno provato a dileguarsi per non essere identificati. Uno di loro, un 15enne, è caduto all’interno di una condotta di aerazione, precipitando per circa 25 metri. Immediati i soccorsi: i vigili del fuoco hanno dovuto eseguire una manovra molto complicata, che ha visto l’impiego anche di fiamme ossidriche, per riuscire ad estrarlo. Il 15enne, di Cusano Milanino, è morto all’ospedale “Niguarda” dove è giunto in condizioni disperate. “Volevamo farci un selfie per far vedere che avevamo conquistato la cima del cinema Skyline“, hanno raccontato gli amici.
La pratica dei selfie estremi
In Italia si torna a discutere sul controllo dei ragazzi e sulle loro attività che mettono a repentaglio la propria vita. Quella dei selfie estremi è una pratica che ha portato alla morte di ragazzi tragicamente investiti dai treni in corsa, tanto per citare una delle attività che andavano tanto di moda fino a qualche mese fa. Secondo gli esperti la dipendenza dagli apparecchi elettronici ha abbassato la percezione del rischio dei ragazzi che non realizzano le possibili conseguenze delle loro azioni.