Caos a Milano dove nell’ambito delle inchieste sull’urbanistica per le quali i pm hanno chiesto sei arresti sarebbe indagato anche il sindaco Sala.
Spesso al centro di diverse discussioni anche di critica verso il governo, adesso il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, deve fare i conti con lo scandalo che sta colpendo il capoluogo lombardo. Infatti, nell’ambito dell’inchiesta urbanistica sulla città, per la quale i pm hanno chiesto sei arresti, ci sarebbe anche il suo nome tra quelli degli indagati.

Milano, inchiesta urbanistica: la situazione
Un vero e proprio caos a Milano dopo il via dell’inchiesta che mercoledì ha spinto la Procura a chiedere all’Ufficio Gip gli arresti domiciliari per sei persone tra le quali l’assessore all’Urbanistica, Giancarlo Tancredi, e l’ex presidente della Commissione Paesaggio, Giuseppe Marinoni. Con loro anche uno dei maggiori sviluppatori immobiliari italiani, Manfredi Catella. Una situazione delicata e ancora in fase di indagine che, come anticipato, vedrebbe, come riferito dal Corriere della Sera e altri quotidiani, anche il sindaco Giuseppe Sala tra gli indagati. In totale – scrive il Corriere – sono 21 gli indagati e perquisiti dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza.
Giuseppe Sala indagato: i motivi e la reazione
La situazione legata a Sala sarebbe la seguente: per il sindaco le ipotesi di reato sarebbero quelle di di false dichiarazioni su qualità proprie o di altre persone relativamente alla nomina del presidente della Commissione per il paesaggio del Comune, Giuseppe Marinoni, e anche di induzione indebita a dare o a promettere utilità intorno al progetto del ‘Pirellino’ dell’architetto Stefano Boeri e dell’imprenditore Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima.
Al Corriere, proprio Sala ha commentato le indagini a suo carico: “Trovo allucinante che il sindaco apprenda da un giornale di essere indagato e non dalla Procura. Si tratta di un metodo inaccettabile”, è stata la prima reazione del numero uno di Milano.