Il ministro Guido Crosetto attacca: "Non decide la Nato per tutti"
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Il ministro Guido Crosetto attacca: “Non decide la Nato per tutti”

Guido Crosetto

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto risponde fermamente alle dichiarazioni del segretario generale della Nato sull’Ucraina.

Tornato a casa dal recente malore, Guido Crosetto ha risposto con fermezza alle recenti dichiarazioni del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

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In un’intervista con La Stampa riportata da Liberoquotidiano.it, il ministro ha ribadito che: “Non esiste un segretario Nato o una nazione che decide la linea per tutte le altre“.

Guido Crosetto
Guido Crosetto

La chiara risposta del ministro Guido Crosetto

Stoltenberg ha recentemente aperto alla possibilità che l’Ucraina possa utilizzare le armi fornite dall’Occidente per attacchi diretti in territorio russo, una dichiarazione che ha suscitato diverse reazioni.

Il ministro Crosetto ha evidenziato che la Nato agisce attraverso decisioni collettive e che le iniziative individuali non possono dettare l’agenda dell’alleanza: “La Nato si muove, e si muoverà nell’incontro che avremo a Washington a luglio, portando dei progetti, dei piani, delle idee. Le singole spinte valgono poco“.

Ha poi aggiunto che aumentare la tensione in un momento già drammatico è controproducente: “aumentare una tensione già drammatica.”

Ma bensì, è necessario sostenere l’Ucraina in modo da lasciare aperta la possibilità di una tregua immediata e l’avvio di un dialogo di pace.

La posizione di Matteo Salvini

Anche il leader della Lega, Matteo Salvini è subito intervenuto contro le dichiarazioni di Jens Stoltenberg, come ha fatto in passato contro il presidente francese Emmanuel Macron.

Stoltenberg o ritratta o chiede scusa o si dimette“, sono queste le parole del segretario della Lega, intervenuto a per un appuntamento per le prossime elezioni.

Salvini, come riportato dall’Ansa, ha mostrato una forte preoccupazione per una possibile terza guerra mondiale: “Io non voglio lasciare ai miei figli la terza guerra mondiale alle porte, quindi la Nato non può imporci di uccidere in Russia né nessuno può imporci di mandare dei soldati italiani a combattere o a morire in Ucraina”.

Chiara, quindi, la posizione del ministro del governo Meloni: “Un conto è difendere, un conto è uccidere“.

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ultimo aggiornamento: 26 Maggio 2024 13:56

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