Covid, Speranza: “La curva è in crescita. L’attenzione deve restare alta”

Covid, Speranza: “La curva è in crescita. L’attenzione deve restare alta”

Il ministro Speranza a ‘Che tempo che fa’: “Il 23 dicembre faremo una valutazione con i nostri scienziati”.

ROMA – Il ministro Speranza a Che tempo che fa ha fatto il punto sull’emergenza Covid in Italia: “Sicuramente non è un momento semplice, ma i nostri numeri sono di gran lunga migliori degli altri Paesi europei […]. C’è una crescita significativa e piuttosto costante nelle ultime settimane a cui dobbiamo porre rimedio […]. Faremo una riflessione con i nostri scienziati per valutare le misure […]. Nel frattempo alcune scelte le abbiamo fatte come la proroga dello stato di emergenza oppure il tampone per chi arriva dall’estero […]“.

Variante Omicron

Il titolare della Salute ha ricordato come abbiamo “un piccolo vantaggio sulla variante Omicron. Lunedì 20 dicembre faremo un’ulteriore verifica, vedremo poi come evolve la curva e poi avremo l’incontro. L’attenzione deve restare alta e chiediamo uno sforzo in più ai nostri cittadini […]“.

E sulla possibilità di anticipare l’Italia la terza dose ai più piccoli ha precisato: “C‘è bisogno di una autorizzazione delle agenzie. Noi ci stiamo attenendo alle indicazioni di Ema. La terza dose è davvero essenziale […]. I primi dati che abbiamo sulla variante Omicron ci segnala che è lo scudo essenziale […]“.

Un passaggio anche sulla richiesta dei sindaci di obbligare il Green Pass in classe: “Sugli studenti il Governo è stato prudente il diritto alla salute è essenziale e c’è un altro diritto essenziale che è quello all’istruzione. Noi abbiamo sempre provato a trovare un equilibrio e approfondiremo nei prossimi giorni la richiesta dei sindaci […]“.

Roberto Speranza

Obbligo vaccinale

Il ministro Speranza ha confermato come in Italia l’obbligo vaccinale è stato preso in considerazione e adottato per diverse categorie. Noi come sempre abbiamo fatto verificheremo tutti i dati e le misure che sceglieremo saranno sempre ponderate alla situazione per difendere il diritto alla salute del nostro Paese“.