Tante le accuse contro un giovane del Bergamasco, sostenitore del Daesh, che voleva appiccare un incendio nella zona in cui vive.
Un minore del Bergamasco è stato arrestato per la sua vicinanza al terrorismo jihadista: il ragazzo stava progettando un attentato. Non è la prima volta che in Italia accadono fatti simili, ma il fermo di questo particolare giovane ha probabilmente salvato la vita a molte persone del suo quartiere. Il minore, infatti, aveva intenzione di appiccare un incendio nella zona in cui vive.
Le accuse che hanno permesso agli agenti di Polizia di arrestarlo sono quelle di associazione con finalità di terrorismo, addestramento, apologia ed istigazione a delinquere aggravate. Il ragazzo, monitorato dalla Digos nelle ultime settimane, aveva condiviso sui suoi profili social numerosi video di propaganda jihadista.
Una comunità jihadista online
Le indagini della Digos, coadiuvate dalle forze di polizia e di intelligence straniere, hanno rivelato che il ragazzo arrestato faceva parte di un progetto ben più ampio. È stato scoperto, infatti, che online era presente una vera e propria comunità dedita a supportare il Daesh e a condividere i suoi contenuti. Questo network avrebbe esteso le sue radici in diverse nazioni europee ed americane portando all’arrestato di alcuni suoi membri.
L’arresto del Bergamasco
La speranza, quindi, è che l’arresto avvenuto nel Bergamasco sia l’ultimo di questo tipo. Il fermo è stato convalidato dal gip dei minori di Brescia lo scorso 26 maggio e, da allora, gli agenti hanno potuto recuperare una grande quantità di materiale incriminante nella casa del ragazzo. Il minore aveva tantissimi contenuti sullo Stato Islamico, che condivideva anche online, che mostravano come creare ordigni di vario genere e come utilizzare le armi da fuoco.