A poche ore dall’accordo tra Mosca e Kiev sul grano, la Russia bombarda il porto.
Ieri è stato raggiunto l’accordo tra Ucraina e Russia a Istanbul firmato al cospetto di Onu e Turchia relativamente allo sblocco del grano dai porti. Tra i tre principali porti in cui è bloccato il grano ucraino nel Mar Nero è proprio quello di Odessa. Oggi arriva l’accusa da parte dell’Ucraina di aver lanciato quattro missili su Odessa colpendo anche il porto commerciale. Secondo i media ucraini si tratterebbe di missili da crociera Kalibr.
“Due missili sono stati abbattuti dalle forze di difesa antiaeree, due hanno colpito le strutture infrastrutturali del porto“, e ci sarebbero anche delle vittime. ondo “Ancora una volta hanno mostrato quanto valgono gli accordi con loro“, ha scritto il deputato Goncharenko. La Russia infatti nell’accordo di ieri si è impegnata a non bombardare le navi mercantili ucraine dirette verso la Turchia che smisterà il grano verso l’esportazione mondiale.
L’accordo sul grano in discussione dopo l’attacco a Odessa
L’accordo è stato fatto sulla fiducia senza indire nessun cessate il fuoco. Ma ancora una volta come successo più volte in questa guerra, Mosca ha violato gli accordi ancor prima che potessero essere attuati. “Il missile russo è lo sputo di Vladimir Putin in faccia al segretario generale dell’Onu António Guterres e al presidente della Turchia Recep Erdogan, che hanno compiuto enormi sforzi per raggiungere un accordo, e ai quali l’Ucraina è grata”. Ha dichiarato il ministro degli esteri ucraino attribuendo tutta l’eventuale responsabilità del fallimento dell’accordo sul grano alla Russia.
In meno di 24 ore dalla firma di Istanbul quindi gli accordi sono già messi in dubbio. Quella che sembra una crisi alimentare scongiurata potrebbe non risolversi per il momento. L’attacco al porto di Odessa è indice della mancata volontà di Mosca di rispettare a pieno l’accordo e fa sorgere dubbi all’Ucraina su eventuali attacchi durante le traversate navali.
“L’Ucraina sottolinea la necessità di una rigorosa attuazione degli accordi sul ripristino dell’esportazione sicura di prodotti agricoli ucraini attraverso il Mar Nero da tre porti. Chiediamo alle Nazioni Unite e alla Turchia di garantire che la Russia rispetti i propri obblighi nel quadro del funzionamento sicuro del corridoio del grano. In caso di mancato rispetto degli accordi raggiunti, la Russia si assumerà la piena responsabilità dell’aggravarsi della crisi alimentare mondiale”. Ha scritto così il portavoce degli Esteri ucraino.