Stretta anti-Covid in Alto Adige, tornano le zone rosse e il coprifuoco

Stretta anti-Covid in Alto Adige, tornano le zone rosse e il coprifuoco

Arno Kompatscher opta per la stretta anticipata e introduce misure restrittive in Alto Adige. Scatta la stretta nei Comuni in zona Rossa.

Il governatore Arno Kompatscher ha firmato una ordinanza con la quale ha introdotto misure restrittive in Alto Adige e ha disposto chiusure nei comuni in zona rossa, dove la situazione epidemiologica è particolarmente allarmante.

Allarme Covid in Alto Adige, tornano le misure restrittive

In tutta la provincia scatta la chiusura delle discoteche, le mascherine devono essere indossate anche all’aperto se non è possibile mantenere la distanza di almeno un metro (ma questa è una raccomandazione valida anche in zona Bianca) e sui mezzi pubblici bisogna indossare la mascherina Ffp2.

I Comuni in zona Rossa

Ci sono poi le misure restrittive per i comuni in zona rossa, dove scatta la chiusura anticipata dei bar e dei ristoranti, costretti a chiudere alle ore 18, scatta la chiusura dei cinema, dei teatri, delle palestre e delle piscine e torna il coprifuoco con il divieto di circolazione dalle 20.00 fino alle 5 del mattino seguente. I negozi restano aperti ma si entra solo con la mascherina Ffp2. È possibile svolgere attività sportiva o motoria individuale all’aperto.

I comuni in zona rossa sono Rodengo, San Pancrazio, Caines, Vandoies, Ultimo, Martello, Castelbello Ciardes, Naz-Sciaves, Senales, Plaus, Castelrotto, Marlengo, Laion, Postal, Ortisei, Moso in Passiria, Funes, Santa Cristina Valgardena, Rasun Anterselva e Rio di Pusteria.

Coronavirus

Una stretta anticipata per salvare le feste di Natale

Evidentemente lo scopo è quello di frenare la diffusione dei contagi e l’aumento dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva. Il rischio è che la situazione possa diventare ingestibile proprio a ridosso del Natale, con un danno economico difficile da quantificare. Kompatscher ha deciso quindi di giocare d’anticipo e usare la linea dura nel tentativo di risolvere la situazione.

Pochi vaccini e Covid Party

La provincia paga un tasso di vaccinati che possiamo considerare abbastanza basso rispetto alla media nazionale. Inoltre in alcune zone si è diffusa l’insana e pericolosa usanza dei Covid Party, feste private che si tengono alla presenza di un soggetto positivo che ha il compito di contagiare i presenti, che in questo modo puntano ad ottenere il Green Pass dalla guarigione. Il tutto per evitare il vaccino.

Argomenti