Al confine con l’Ucraina arrivano migliaia di profughi, ma si teme che la Moldavia possa essere il prossimo obiettivo di Putin.
Sono circa oltre 2,5milioni i profughi che sono riusciti a scappare dalle città ucraine costantemente bombardate. La fuga dei civili è molto difficile dato che la Russia viola di continuo il cessate il fuoco per una sicura evacuazione dei cittadini ucraini. I corridoi umanitari sono perlopiù falliti ma sono comunque in aumento il numero di profughi ucraini che stanno lasciando il paese sotto le bombe. La vicina Moldavia è un piccolo paese molto povero ma che sta facendo di tutto per accogliere i profughi, nonostante rischi il collasso.
La Moldavia, sta ospitando più persone di quelle che potrebbe, in proporzione alla sua popolazione. Si tratta di una situazione senza precedenti. Dall’inizio della guerra sono circa 300mila persone ad aver attraversato il paese e trovato accoglienza nei centri rifugio in Moldavia. “Stiamo facendo dei grandi sforzi per dare ospitalità alle persone in fuga dalla guerra, ma il nostro è un paese piccolo, povero, con un sistema sanitario precario” racconta una referente di un’associazione che coordina i rifugiati. Ma la Moldavia è un paese estremamente piccolo e povero “il rischio al quale andiamo incontro è il collasso dell’intero sistema”.
I Moldavi hanno paura del collasso e dell’invasione russa
Inoltre, le relazioni della Moldavia con la Russia non sono rosee come una volta e il paese è preoccupato che sarà il prossimo obiettivo di Putin. “La Moldavia si è mobilitata da subito per rispondere alla grande emergenza”, afferma a Repubblica Giulia Menegatti della ong Intersos, “ma temiamo che possa esplodere una crisi umanitaria nella crisi”. Sono molti gli italiani che sono arrivati in Moldavia per aiutare i profughi. I moldavi hanno aperto le loro porte ai profughi nonostante vivano con il rischio sempre più concreto che la Russia invada anche il loro territorio.