L'Oms sul Covid-19: "Le nuove varianti saranno più difficili da controllare"
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Direttore: Alessandro Plateroti

L’allarme dell’Oms: “Le nuove varianti saranno più difficili da controllare”

Coronavirus Covid

L’Oms sul Covid-19: “La pandemia non è finita. Le nuove varianti potrebbero essere più pericolose”.

ROMA – Nuovo monito dell’Oms sul Covid-19. L’Organizzazione mondiale della sanità ha ricordato che “la pandemia non è ancora finita e continua ad evolversi. Questo potrebbe portare in futuro a nuove varianti non semplici da controllare“.

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I governi – hanno precisato dall’Oms, citato dall’Adnkronos stanno prendendo sempre più decisioni divergenti e rivolte ad affrontare i bisogni ristretti delle nazioni e questo inibisce un approccio armonizzato ad una risposta globale. La pandemia rimane una sfida a livello mondiale, con i Paesi alle prese con diverse esigenze sanitarie, economiche e sociali“.

La campagna vaccinale

Nel suo nuovo documento l’Oms ha ricordato che “le differenze regionali ed economiche stanno influenzando l’accesso ai vaccini, alle terapie e alla diagnostica. I Paesi con accesso avanzato ai vaccini e sistemi sanitari ben dotati di risorse sono sotto pressione per riaprire completamente le loro società. Gli altri Stati stanno sperimentando nuove ondate di infezioni, affrontando un calo della fiducia pubblica e la crescente resistenza a misure anti-contagio e restrizioni […]“.

L’Organizzazione, inoltre, ha “espresso preoccupazione per il finanziamento inadeguato del Piano strategico di preparazione” e ha chiesto “finanziamenti più flessibili e prevedibili per sostenere il ruolo di leadership dell’Onu“.

Coronavirus
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Mascherine e distanziamento

Nel documento è stato ricordato come “mascherine e distanziamento restano misure fondamentali per ridurre la trasmissione in tutti i Paesi. Questi devono continuare ad utilizzare le misure di sanità pubblica e sociali basandosi sul monitoraggio in tempo reale della situazione epidemiologica e delle capacità del sistema sanitario“.

E’ stato ribadito inoltre “di non richiedere la prova di vaccinazione come unico percorso o condizione che consenta lo spostamento, dato l’accesso globale limitato e la distribuzione iniqua dei vaccini. Si dovrebbe avere un approccio basato sul rischio per facilitare i viaggi internazionali con la revoca di misure come i test o la quarantena“.

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ultimo aggiornamento: 17 Luglio 2021 9:45

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