E’ morta Michela Murgia: addio alla scrittrice e attivista femminista

E’ morta Michela Murgia: addio alla scrittrice e attivista femminista

La scrittrice e attivista femminista Michela Murgia è morta dopo aver combattuto a lungo contro la malattia. Aveva 51 anni.

E’ morta il 10 agosto 2023 Michela Murgia, una delle più celebri scrittrici, opinioniste e attiviste italiane: molto amata e apprezzata dal suo pubblico, a volte contestata per le sue idee e le sue critiche a una certa classe politica. Durante la sua carriera letteraria è stata molto impegnata come femminista attiva. Oltre ai suoi vari libri, ha scritto molti testi teatrali.

Michela Murgia: la vita privata

Nata a Cabras, in provincia di Oristano in Sardegna, il 3 giugno 1972, Michela Murgia ha frequentato l’istituto tecnico commerciale e ha svolto vari lavori prima di intraprendere l’attività di scrittrice. Tra le varie attività è stata anche insegnante di religione, infatti, è stata anche animatrice di Aziona Cattolica. La scrittrice è stata sposata dal 2010 al 2014 con Manuel Persico, informatico bergamasco. Nel 2014 le viene diagnosticato un tumore poi racconta di essere guarita. Ma nel maggio 2023 ha dichiarato di avere nuovamente un tumore.

Inizia la sua carriera come scrittrice parlando della sua Sardegna nel suo blog “Il mio Sinis” per poi pubblicare il primo libro “Il mondo deve sapere” in cui critica il mondo interno degli operatori di telemarketing e lo sfruttamento economico che subiscono. Torna a parlare di Sardegna con “Viaggio in Sardegna” pubblicato nel 2008.

Michela Murgia

Michela Murgia: i libri e l’impegno femminista

Il romanzo che la consacra al successo arriva l’anno successivo con Accabadora che tratta il tema dell’eutanasia e dell’aborto nella Sardegna degli anni 50. Il libro vince il Premio Dessì e l’anno successivo premio Campiello e Mondello. Il successo continua con Ave Mary. E la chiesa inventò la donna” che tratta la figura della donna nella religione cristiana.

L’attivismo femminista di Michela Murgia continua con il pamphlet contro il femminicidio “L’ho uccisa perché l’amavo: falso!” scritto con Loredana Lipperini per Einaudi. Nel 2016 pubblica poi “Futuro Interioresui temi dell’identità. Arriva nello stesso anno in tv con il programma con la rubrica di recensioni nel programma Quante storie su Rai3 fino a condurre sulla stessa rete il programma Chakra.

Il saggio del 2022 di Michela Murgia intitolato “God Save the Queer” porta come sottotitolo “Catechismo femminista”. Nell’ultima fase della sua vita, il tema del queer come alternativa al patriarcato è diventato centrale per la scrittrice. Dopo aver scoperto la gravità della sua malattia, ha voluto presentare al mondo la sua “famiglia queer”, un gruppo di amici e “figli d’anima” con cui ha condiviso i suoi affetti più profondi nella sua nuova casa vicino a Roma.

Impegno politico di Michela Murgia

Oltre all’attivismo femminista, Michela Murgia è stata impegnata politicamente. Nel 2018 pubblica Istruzioni per diventare fascisti. Inoltre, ha criticato aspramente il governo di Giorgia Meloni e la posizione della premier sulla questione dell’uso del maschile. Murgia ha sempre sostenuto l’indipendenza della Sardegna dall’Italia prima con il movimento iRS – Indipendentzia Repubrica de Sardigna, e in seguito il partito indipendentista ProgReS – Progetu Repùblica de Sardigna.

Michela Murgia: la malattia

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera nel maggio del 2023, Michela Murgia ha raccontato di avere un cancro al quarto stadio. “Mi hanno tolto cinque litri d’acqua dal polmone. Stavolta il cancro era partito dal rene. Ma a causa del Covid avevo trascurato i controlli. Le metastasi sono già ai polmoni, alle ossa, al cervello” ha raccontato.

Nel 2014 Michela Murgia aveva già avuto un tumore al polmone, che le era stato diagnosticato immediatamente e la scrittrice aveva potuto operarsi.

Il matrimonio

In quella stessa casa, si è sposata “in articulo mortis” con Lorenzo Terenzi, un attore, regista, autore e musicista che aveva conosciuto nel 2017 durante uno spettacolo teatrale. Il matrimonio è stato annunciato da Murgia il 15 luglio 2023 con un video sui social, in cui dichiarava che il matrimonio civile era “uno strumento patriarcale e limitato”, aggiungendo che il rito desiderato “ancora non esiste. Ma esisterà e vogliamo contribuire a farlo nascere”. Ha quindi immaginato una festa queer nel suo giardino il 22 luglio 2023, con gli ospiti in abiti bianchi, genderless, disegnati dall’amica Maria Grazia Chiuri, direttore creativo di Dior, raccolti intorno a lei.

Pochi giorni dopo, ricoverata in ospedale, Murgia scriveva su Instagram che poteva “stare meglio, ma non poteva più stare ‘bene”, citando Cesare de Michelis. Durante quel periodo, ha condiviso vecchie foto di vacanze, conferenze, serate con gli amici e anche un’immagine di sé da adolescente in Sardegna, vestita in jeans e maglietta. Michela è morta il 10 agosto 2023.

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