Morte al-Baghdadi, dubbi sul racconto di Trump. I resti del leader dell’Isis sono stati dispersi in mare come successo con Bin Laden.
WASHINGTON (STATI UNITI) – Morte al-Baghdadi, i dubbi sul racconto di Donald Trump. A distanza di quasi 48 ore dall’uccisione del leader dell’Isis i giornali americani mettono in evidenza alcune incongruenze sulle dichiarazioni del leader americano in conferenza stampa.
Le incongruenze
La doppia ‘analisi’ è stata fatta dal New York Times e dal The Guardian. Secondo il NYT le immagini che Trump ha visto erano senza audio e per questo non ha potuto sentire le urla di al-Baghdadi. Inoltre i filmati del leader dell’Isis nel tunnel sono stati girati dalle telecamere presenti sugli elmetti dei soldati e il presidente americano ne è venuto in possesso solo dopo la conferenza stampa.
Incongruenze che sono state rese note anche dal The Guardian. E in Italia i dubbi sono arrivati da esperti di Medio Oriente come Alberto Negri: “Non c’era audio – scrive su Facebook il giornalista – si distinguevano a stento le sagome. Ma Trump, grazie a una fervida immaginazione, è stato in grado di descrivere nei dettagli la morte di al-Baghdadi. I russi non sono convinti, i turchi e i curdi lo assecondano mentre i siriani tacciono. Il racconto fa acqua da tutte le parti. Forse a Trump il Pentagono ha dato informazioni monche perché non si fida“.
I resti di al-Baghdadi dispersi in mare
I resti di al-Baghdadi sono stati dispersi in mare. A dirlo è il Pentagono in una conferenza stampa. Nelle prossime settimane dovrebbero essere diffuse le immagini del video del raid contro il leader dell’Isis. Ma la situazione – fanno sapere i vertici militari americani – in Siria non è delle più semplici.
E dai filmati dei raid si potrà capire se Donald Trump ha mentito oppure ha raccontato i fatti nei dettagli.