Il fascicolo sulla morte di Marco Pantani approda in Commissione Antimafia. La deposizione di Umberto Rapetto: Il corpo è stato spostato.
Approda in Commissione Antimafia il fascicolo sulla morte di Marco Pantani. E il caso torna a tingersi di giallo. Purtroppo non quello della maglia che tante volte il campione ha vestito nel corso della sua carriera, ma quello del mistero intorno a un decesso che sembra ancora senza una spiegazione razionale.
Morte di Marco Pantani, la deposizione di Umberto Rapetto
Umberto Rapetto, generale di brigata della Guardia di Finanza, è convinto del fatto che Marco Pantani non fosse da solo al momento della sua morte.
“Affianco al corpo c’erano macchie di sangue sul pavimento e il segno evidente che il corpo è stato spostato. Si vede il segno del braccio, non si può pensare che prima di esalare l’ultimo respiro sia stato lui a strisciare il braccio”.
Ma le indagini sulla morte di Pantani lasciano tanti dubbi senza ancora una risposta. Altro nodo da sciogliere sono le tante chiamate fatte dal Pirata alla reception dell’albergo, telefonate in cui chiedeva al personale di chiamare i carabinieri perché qualcuno lo stava disturbando. Chi fosse questo qualcuno e cosa stesse facendo resta un mistero.
Il legale dalla famiglia Pantani: L’audizione di Rapetto rappresenta un momento molto importante
La deposizione potrebbe dare un nuovo slancio alle indagini degli inquirenti, o almeno questa è la speranza della famiglia Pantani, espressa dal legale.
“L’audizione di Rapetto davanti alla Commissione antimafia rappresenta un momento molto importante, fondamentale per cercare finalmente, con la giusta determinazione, la verità sulla morte di Marco Pantani.
Ringraziamo, unitamente alla famiglia, la Commissione Antimafia per l’impegno che sta dimostrando in questo senso. Riteniamo che la figura del generale Rapetto parli da sola in merito all’attendibilità di quanto da lui affermato”.