13 detenuti sono morti a causa dei frequenti scontri fra bande rivali messi in atto dai prigionieri delle carceri dell’Ecuador.
Recentemente si sono verificati diversi episodi di scontri fra bande rivali di narcotrafficanti all’interno del carcere dell’Ecuador. Durante gli scontri, 13 dei detenuti nel penitenziario hanno perso la vita, mentre due sono rimasti feriti. Si tratta dell’ennesimo scontro all’interno dello stabilimento carcerario, con lo scopo di mantenere il controllo dei vari settori.
A rendere nota la notizia l’ente pubblico responsabile delle carceri, la SNAI, attraverso un post su Twitter in cui ha reso noto il bilancio. Gli scontri si sono verificati all’interno della prigione di Bellavista, situata nella provincia equadoriana di Santo Dominco de Los Tsachilas. Il penitenziario si trova a circa 80 chilometri a ovest di Quito.
Gli scontri tra bande, una piaga nelle carceri ecuadoriane
Inoltre, la Snai ha anche aggiunto di aver “ripreso il controllo” di questo carcere, “con l’appoggio della polizia e dell’esercito”. Ma questo non è il primo caso di scontri fra bande all’interno del penitenziario. Sempre nella stessa struttura di Santo Dominco de Los Tsachilas, durante il periodo di maggio 2021, erano deceduti 44 carcerati a causa dei violenti scontri messi in atto da bande rivali, per questioni di droga.
In alcuni casi, secondo quanto accertato nelle varie perquisizioni all’intero delle celle, i detenuti dispongono anche di armi con tanto di caricatore in grado di compiere le stragi. Mentre succedeva la rivolta, 220 prigionieri sono riusciti a fuggire. Le forze dell’ordine però, sono intervenute immediatamente, riuscendo a riprendere in custodia la maggior parte dei fuggitivi. Si tratta di scontri barbarici e cruenti, che si verificano con molta frequenza all’interno delle carceri dell’Ecuador.
Si tratta di bande rivali di narcotrafficanti, infiltrate o controllate dai cartelli messicani. Lo scopo degli scontri è quello di condurre una guerra totale per il controllo delle carceri sovraffollate. Secondo il governo, si tratta di una guerra che le autorità ancora non sono state capaci di tenere sotto controllo.