Mosca attacca il Piano Cingolani

Mosca attacca il Piano Cingolani

Nuove ingerenze di Mosca negli affari di Roma. Il ministro russo critica il piano di Cingolani.

Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha presentato il Piano per contrastare il caro energia riducendo i consumi con misure e consigli per la popolazione. Ma da Mosca arriva un nuovo attacco all’Europa e in particolare al piano italiano per la riduzione della dipendenza dalle fonti energetiche russe. Secondo la portavoce del ministro degli esteri Zakharova, famosa per i suoi attacchi all’Italia, questo piano “è imposto a Roma da Bruxelles, che a sua volta agisce su ordini di Washington, ma alla fine saranno gli italiani che dovranno soffrire” ha scritto su Telegram.

Roma è spinta al suicidio economico per la frenesia sanzionatoria euro-atlantica”, e il risultato sarà che le imprese italiane saranno “distrutte dai ‘fratelli’ d’Oltreoceano”, poiché le aziende americane oggi “pagano l’elettricità sette volte meno di quelle italiane”, ha aggiunto Zakharova. “Le sanzioni sono diventate uno strumento di concorrenza sleale” contro i produttori italiani. Secondo Zakharova è tutto un piano degli Usa per approfittarsi della crisi e comprare le aziende italiane. “Qando le imprese italiane crolleranno, saranno comprate a buon mercato dagli Yanke”.

Mosca

La Russia contro l’indipendenza energetica europea

L’attacco feroce di Zakharova non è l’unico, anche il ministro dell’energia russo Nikolai Shulginov attacca l’Occidente. “L‘Europa non ha nessuno su cui fare affidamento tranne gli americani, che stanno aumentando la produzione di Gnl” e se “prevede di abbandonare del tutto le forniture di gas russo”, per raggiungere l’obiettivo deve essere sicura “di poterlo fare entro il 2027”. Questa spinta indipendentistica dell’Europa sul piano energetico dalla Russia avrà varie conseguenze, minaccia Shulginov.

La stessa situazione dei prezzi conferma che non è così facile“, ha detto riferendosi all’impennata sul mercato di Amsterdam dopo la ufficiale chiusura del gasdotto Nord Stream 1. “Oltretutto, ciò comporterà una battuta d’arresto nel settore, compresa la produzione di prodotti chimici e gas . Sarà una vita completamente nuova per gli europei. E’ troppo per loro“, ha concluso.