Mosca a Zelensky: “Non negoziamo sui territori controllati”

Mosca a Zelensky: “Non negoziamo sui territori controllati”

La portavoce russa Maria Zakharova ribadisce a Zelensky la posizione di Mosca sui territori ucraini occupati. Ecco cosa sta succedendo.

In risposta alle recenti dichiarazioni di Volodymyr Zelensky durante un’intervista a media italiani, Maria Zakharova ha chiarito che per Mosca i territori occupati non sono oggetto di negoziato, chiudendo la porta a possibili concessioni sul fronte del conflitto in Ucraina.

Mosca a Zelensky ribadisce la linea dura

In seguito alle dichiarazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha rilasciato un’intervista all’ANSA ribadendo che “i territori russi non sono in agenda per i negoziati”. Le parole di Zakharova sono arrivate come risposta diretta a Zelensky, il quale, parlando ai media italiani a Cernobbio, aveva espresso la sua posizione sul conflitto e sui territori attualmente sotto controllo russo. Zakharova ha specificato che Mosca considera queste aree parte integrante del proprio territorio, chiudendo ogni spiraglio a negoziati che possano portare a una loro restituzione all’Ucraina.

Questione territoriale: il punto su Donbass e Crimea

Il punto centrale delle dichiarazioni di Zakharova riguarda la definizione di “territori russi”, una dicitura che Mosca utilizza non solo per la Crimea, annessa nel 2014, ma anche per le regioni del Donbass e altre aree attualmente occupate dalle truppe russe. Queste zone, in parte sotto il controllo di Mosca dopo l’invasione iniziata nel febbraio 2022, sono al centro del conflitto con l’Ucraina, che continua a rivendicarne la sovranità. L’affermazione di Zakharova segna una linea dura e conferma l’intenzione di non trattare su questi territori, rendendo complicata qualsiasi apertura verso un possibile processo di pace.

Prospettive diplomatiche

Le parole della portavoce russa lasciano intendere un futuro diplomatico incerto. Mentre l’Ucraina, sostenuta dall’Occidente, continua a chiedere il ritorno di questi territori sotto il controllo di Kiev, la Russia chiude categoricamente a ogni discussione. Questo rifiuto di negoziare rafforza le tensioni internazionali e riduce le possibilità di risoluzione pacifica a breve termine. Nel contesto attuale, le prospettive di dialogo si allontanano, con Mosca che continua a consolidare la propria presenza nelle aree occupate e Kiev che, al contrario, non rinuncia alla speranza di recuperare il controllo.

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