Sei mozioni sulla Tav in Senato: riflettori puntati su quella presentata dal Movimento 5 Stelle (contraria all’opera) e quella del Pd, favorevole all’Alta Velocità Torino-Lione.
Inizia intorno alle nove di mattina il giorno più lungo del governo Lega-Movimento Cinque Stelle, chiamato a confrontarsi con ben sei mozioni sul tema TAV. E le due forze al governo sono separate da una frattura che sembra insanabile. E non è un caso che Salvini invochi la crisi di governo.
Di seguito il video con la seduta del Senato in occasione delle votazioni delle sei mozioni sulla Tav
Sei mozioni sulla Tav: quattro a favore e due contrarie
Delle sei mozioni sottoposte al voto del Senato, quattro sono a favore mentre due sono contrarie e chiedono l’interruzione della procedura per la realizzazione dell’opera.
Le mozioni contrarie alla Tav portano la firma di Movimento Cinque Stelle e De Petris, LeU.
La mozione del Movimento Cinque Stelle
La Lega voterò contro la mozione presentata dal Movimento Cinque Stelle che dovrebbe andare incontro a una clamorosa bocciatura che potrebbe avere l’effetto di rilanciare ulteriormente l’immagine del Carroccio affossando in via definitiva quella dei pentastellati.
Come da precisione il Senato ha bocciato la mozione grazie all’asse Lega-Pd.
La mozione del Partito democratico
La seconda mozione discussa è quella del Pd che chiede di sbloccare in tempi rapidi i cantieri rilanciando gli investimenti su suolo italiano. Espressa a grandi linee e in parole molto povere. La proposta è stata approvata con 180 sì, 107 no e un astenuto.
Le altre mozioni
Passano anche le mozioni della Bonino (181 sì), Fratelli d’Italia (181 sì) e quella di Forza Italia con 182 sì.
Le ‘nuove alleanze’ in Aula
Con le forze di governo che si trovano su posizione contrastanti, per usare un eufemismo, Lega e Movimento Cinque Stelle si appoggiano ad alleati improvvisati utili a garantire la maggioranza per portare a casa il risultato. Sulla prima mozione discussa, quella del Movimento 5 Stelle, non si hanno grandi dubbi: tutti i grandi partiti voteranno contro.
I pentastellati avranno fatto il proprio epico tentativo di fermare l’opera ma avranno ceduto il passo alla democrazia. Uno stratagemma che non dovrebbe salvare i 5 Stelle dal contraccolpo alle urne. Anche la promessa Tav non è stata mantenuta.
La vera partitita si giocherà di fatto in occasione della seconda mozione (quella del Pd) che dovrebbe avere il supporto della Lega e il voto contrario del Movimento Cinque Stelle.