La rabbia di Mughini: “Non scomodate gli anni di piombo, è solo farsa”

La rabbia di Mughini: “Non scomodate gli anni di piombo, è solo farsa”

Giampiero Mughini commenta la manifestazione ProPal e il gesto della P38. Il giornalista svela perché non possiamo paragonare questi eventi.

Il talk-show 4 di sera, ha dedicato la sua ultima puntata a una riflessione sugli eccessi del “No Meloni Day” con Mughini presente a commentare. Durante la trasmissione, le immagini dei cortei studenteschi di ProPal hanno mostrato slogan offensivi, ritratti imbrattati di rosso e cori d’odio contro esponenti politici di centrodestra.

Particolarmente inquietante è stato il gesto delle tre dita, simbolo della famigerata P38, che alcuni giovani manifestanti hanno mimato a Torino, richiamando alla memoria gli anni Settanta e le proteste di Autonomia Operaia. La reazione di Giampiero Mughini è stata chiara e determinata.

Giampiero Mughini

Mughini: “Non è un ritorno agli anni di piombo”

Giampiero Mughini, giornalista e scrittore, ha commentato gli eventi con una visione critica. “No, le cose non succedono mai due volte uguali. Un cerino che cade per terra fa scintille”, ha esordito, mettendo subito in chiaro che il paragone con il passato non regge.

Interrogato dall’inviato sul peso dei giovani manifestanti e sul loro potenziale impatto, Mughini ha replicato con fermezza: “Sono cerini da noi. A Kiev o a Gaza non sono cerini”, evidenziando come la situazione italiana non possa essere assimilata ai conflitti più crudi e reali che si consumano altrove.

Un simbolo vuoto di significato

Il ritorno del gesto della P38 ha suscitato molta polemica, ma per Mughini si tratta più di un atto sconsiderato che di una reale minaccia. “Non so nemmeno se sappiano a che cosa corrisponda il gesto della P38. Per fortuna non è tragedia. Le cose quando si ripetono sono farsa”, ha detto il giornalista, distanziandosi da qualsiasi forma di drammatizzazione eccessiva. Come riportato da iltempo.it

Secondo lui, i giovani manifestanti non hanno la consapevolezza storica per comprendere la portata dei gesti che imitano. “Io non ho mai fatto parte di nulla, ma in quel momento c’ero in mezzo”: un’osservazione che sottolinea la distanza tra chi ha vissuto quegli anni e chi, oggi, gioca con simboli senza comprenderne il peso reale.