Il macello delle multe No Vax: il governo cosa fa?

Il macello delle multe No Vax: il governo cosa fa?

Vengono nuovamente rinviate le sanzioni per i No Vax fino alla fine dell’anno, ma la cancellazione definitiva comporterebbe costi significativi.

Il governo Meloni ha deciso di prorogare la sospensione delle multe per i No Vax fino al 31 dicembre di quest’anno. Una storia che si ripete: questa infatti è la terza volta che l’esecutivo decide di rinviare le sanzioni, che riguardano circa 1,7 milioni di italiani che non hanno aderito all’obbligo vaccinale per il Covid-19, in vigore da gennaio a giugno 2022.

L’ultimo rinvio delle multe ai No Vax

Nei primi anni dopo lo scoppio della pandemia del Covid, sono state migliaia le persone in Italia che hanno deciso di non vaccinarsi, acquisendo la denominazione di “No Vax”. Ad oggi, per l’ennesima volta, le multe destinate a questi soggetti vengono nuovamente sospese, ma non cancellate.

Come riporta Il Sole 24 Ore, sono circa 1,7 milioni gli italiani che avevano rifiutato il vaccino da gennaio e giugno 2022. I nuovi termini scatteranno il prossimo 1 gennaio 2025 in un rinvio che è utile al governo per trovare le risorse nella prossima manovra per cancellare del tutto la sanzione.

Un costo troppo alto per il Governo

Se il Governo si oppone ancora una volta alla cancellazione definitiva delle sanzioni No Vax, infatti, è a causa delle spese. Questa decisione arrecherebbe alle casse dello Stato un costo elevato, del valore stimato di oltre 150 milioni di euro, considerando la sanzione base di 100 euro per ciascuna multa.

Finora, il governo non ha trovato le coperture per compensare i mancati introiti, motivo per cui è stata presa la decisione di rinviare i pagamenti. Per il Governo però la situazione si fa sempre più cupa: oltre ai No Vax che hanno già pagato, ci sono stati quasi 1.500 ricorsi al giudice di pace. Il ministero ha deciso di non appellarsi a questi ricorsi, anche per evitare ulteriori spese. Come potrà essere gestita la situazione adesso?