Multe per chi ha usato Vinted e Wallapop: ecco chi rischia

Multe per chi ha usato Vinted e Wallapop: ecco chi rischia

Rischio multe per chi ha usato Vinted e Wallapop o altre piattaforme di e-commerce. Alcuni utenti potrebbero essere costretti all’apertura di una partita Iva.

Chi vende oggetti o abiti usati su piattaforme come Vinted, Wallapop o eBay ha l’obbligo di rispettare alcune regole fiscali per evitare di ricevere multe da parte dell’agenzia delle entrate. In presenza di specifici requisiti, però, alcuni utenti potrebbero rischiare non solo di ricevere sanzioni, ma anche di essere costretti all’apertura di una Partita Iva.

Rischio multe per chi vende su Vinted e Wallapop

Le piattaforme come come Vinted, Wallapop o eBay, dal 2024 devono sottostare all’obbligo di comunicare all’agenzia delle entrate i dati delle vendite online realizzate dagli utenti. Tale situazione è stata stabilita da un provvedimento adottato lo scorso 20 novembre 2023 con l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale.

Nel dettaglio, la direttiva europea Dac7 fa riferimento a tutte le piattaforme che consentono una vendita di prodotti o servizi ai propri utenti, quindi non solo le classiche Vinted e Wallapop, ma anche le altre come Amazon, Etsy, Vestiaire Collective, eBay e via dicendo. Lo stesso vale per chi utilizza Airbnb. Di fatto, al superamento di un determinato importo guadagnato nell’anno solare, il venditore è costretto a compilare il modulo con i propri dati. Il limite attuale è pari a 30 vendite l’anno e un incasso di 2000 euro. Oltre tali importi le piattaforme comunicano all’Agenzia delle Entrate di dati fiscali e l’Iban collegato agli account degli utenti che potranno quindi essere controllati.

L’apertura della Partita Iva

In questo senso spetterà alll’Agenzia delle Entrate valutare se sussista o meno una attività commerciale con vendite abituali. Da qui la possibilità da parte degli utenti che verranno giudicati “colpevoli” di ricevere delle sanzioni. Non solo. Alcuni potrebbero essere obbligati ad aprire la Partita Iva. In Italia l’apertura di Partita Iva è obbligatoria quando le vendite non sono sporadiche e portano a ricavi superiori ai 5.000 euro l’anno. Di conseguenze si dovranno pagare i contributi e le imposte su quanto viene ricavato.