Vandalizzato il murale di Paola Egonu: “Razzismo brutto cancro”

Vandalizzato il murale di Paola Egonu: “Razzismo brutto cancro”

L’artista Laika reagisce all’imbrattamento del murale dedicato a Paola Egonu, deturpato con vernice rosa che altera il colore della pelle dell’atleta.

Il murale dedicato a Paola Egonu, situato davanti alla sede del Coni a Roma e realizzato dall’artista Laika, è stato recentemente vandalizzato. L’opera, intitolata “Italianità”, ritraeva la campionessa olimpica mentre schiaccia un pallone con un messaggio di condanna contro razzismo e xenofobia. Tuttavia, la scorsa notte, ignoti hanno imbrattato il murale con vernice rosa, alterando il colore della pelle dell’atleta e suscitando una forte reazione da parte dell’artista.

Paola Egonu

Il murale della Egonu e il suo significato

L’opera, intitolata “Italianità” e realizzata dalla street artist Laika, era apparsa il 12 agosto davanti alla sede del Coni a Roma. Il murale di Laika aveva lo scopo di promuovere un messaggio di accoglienza e inclusività, contrastando le tendenze xenofobe e razziste. L’artista aveva dichiarato che la vittoria di Egonu e il suo successo olimpico rappresentano un’opposizione alle idee di “patriottismo” che escludono le seconde generazioni e non accettano la diversità. Il gesto di imbrattamento non solo ha offeso l’artista, ma ha anche riacceso il dibattito sul razzismo e sull’accettazione delle diverse identità culturali in Italia.

La reazione di Laika al gesto dei vandali

Laika, l’artista dietro l’opera, ha espresso la sua indignazione sui social media. In un post su Instagram ha descritto il razzismo come “un brutto cancro da cui l’Italia deve guarire”, denunciando l’imbrattamento come un atto di odio e ignoranza. L’artista aveva creato il murale come una risposta alle controversie sul colore della pelle di Egonu e sull’inclusività in Italia. L’opera intendeva essere una celebrazione della vittoria di Egonu e un affronto alla visione ristretta di “italianità” basata su caratteristiche fisiche.