Il giornalista Roberto Saviano e Fedez in un forte dialogo sulla fama, l’ingiustizia e il caso del conduttore tv Enzo Tortora.
Ospite alla puntata di oggi di Muschio Selvaggio, in compagnia di Fedez e Davide Marra, Roberto Saviano parla della pericolosa correlazione tra fama e invidia, che negli anni ha portato a galla già diverse “vittime”, se così vogliamo definirle. Un triste fenomeno che può portare alla distruzione delle vite altrui.
Saviano sul tragico caso di Enzo Tortora
Partendo dal tragico caso di Enzo Tortora, il conduttore tv che finì in carcere per un’accusa falsa, Roberto Saviano offre una prospettiva unica squello che viene definito come uno dei casi più controversi e complessi della storia italiana, ai microfoni insieme a Fedez e Davide Marra.
Quarant’anni fa, il presentatore di Portobello finì in carcere per un’accusa falsa di droga e legami con la camorra. Tortora fu rinchiuso nel carcere di Regina Coeli e successivamente in quello di Bergamo, da cui proclamava la sua innocenza, ma solo dopo sette mesi ottenne gli arresti domiciliari nella sua casa di Milano.
La sentenza è stata poi annullata il 15 settembre 1986 dalla corte d’appello di Napoli: Tortora è stato assolto con formula piena e i pentiti sono stati ritenuti non credibili. Divenne così l’emblema dell’errore giudiziario.
I lati oscuri dalla fama
Cosa successe davvero al noto conduttore televisivo? E’ così che Roberto Saviano si focalizza su come la fama e l’invidia siano spesso complici delle ingiustizie.
“Se tu sei famoso qualsiasi individuo è legittimato ad avere un’opinione su di te basata sull’istinto, hai la faccia da cattivo, non me la conti giusta, parli troppo forbito, stai a fa un sacco di soldi quindi questo è un processo sulla fama. Quando vado nelle scuole dico sempre che la fama è una roba orrenda”, dice Saviano a Muschio Selvaggio.
Riportando la frase dello stesso Enzo Tortora, il giornalista cita: “Speriamo che il mio sacrificio sia servito a questo paese e che la mia non sia un’illusione”.
Critica e delegittimazione: il potere dei soldi
A quel punto arriva la risposta di Fedez che incalza: “Mi dispiace dirlo, purtroppo forse è rimasta un’illusione la lotta di Enzo Tortora“. Ma facendo il punto di quello che questa storia ha lasciato, Saviano risponde dicendo: “Cosa resta? Molte riflessioni, innanzitutto lo strumento giudiziario come elemento per delegittimare o attaccare chi non sopporti o consideri un tuo nemico”.
Roberto Saviano racconta della sua esperienza personale: dapprima osannato da tutti e richiesto anche dalle diverse fazioni politiche al momento in cui, dopo il successo e la grande visibilità ottenuta con il programma condotto con Fabio Fazio su Rai Tre, cambia tutto. “Io voglio arrivare alle persone, voglio che i miei libri vengano letti, voglio vivere del mio lavoro ma non faccio una strategia per cercare la fama, anzi a me da fastidio essere riconosciuto”, afferma.
Fedez: “Non ti sei arricchito abbastanza”
Il discorso dalla fama si sposta al potere dei soldi e Fedez afferma: “Il problema di Roberto non è che si è arricchito, il problema di Roberto è che non si è arricchito abbastanza!“.
Ma il giornalista subito replica all’affermazione del rapper: “Avete toccato il punto, i diritti infatti sono sempre di coloro che non possono permetterselo… quando parliamo di diritto all’aborto, all’eutanasia per esempio in verità chi ha il denaro può andare ad abortire in svizzera, eutanasia in Olanda, il diritto è sempre di chi non può economicamente permetterselo“.