Maggiore rapidità di diffusione e vaccini: cosa sappiamo della nuova variante del Covid-19 che preoccupa l’Europa

Maggiore rapidità di diffusione e vaccini: cosa sappiamo della nuova variante del Covid-19 che preoccupa l’Europa

La nuova mutazione del coronavirus ‘preoccupa’ gli scienziati. Quali sono i rischi per il vaccino?

LONDRA (INGHILTERRA) – La nuova mutazione del coronavirus preoccupa gli scienziati. L’allarme è arrivato dalla Gran Bretagna e dal ministero della Salute inglese che ha parlato di una variante molto più rapida nella diffusione.

Non è chiaro se questa mutazione sia più letale del Covid tradizione, ma sono in corso tutti gli accertamenti del caso per studiare meglio la nuova variante del coronavirus.

I rischi per il vaccino

La nuova variante mette a rischio l’efficacia dei vaccini? Non si hanno certezze anche in questo caso, ma dall’Inghilterra tranquillizzano sulla risposta delle dosi a questa mutazione. Gli effetti sembrano essere molto simili ai precedenti e, fino ad ora, non sembrano esserci particolari allarme.

La Gran Bretagna per precauzione ha messo in lockdown le zone che hanno registrato casi con questa nuova variante del virus. A preoccupare è la rapidità di diffusione della mutazione. Le prime informazioni parlano di una velocità superiore del 70% rispetto al precedente. E si ipotizza la presenza in altre zone dell’Europa.

Laboratorio coronavirus

In Europa tutto pronto per il Vaccine Day

La nuova variante, comunque, non dovrebbe bloccare il Vaccine Day in Europa. Il giorno simbolico stabilito è il 27 dicembre. In quel giorno in Italia saranno somministrate le prime 9.750 dosi.

I passaggi sembrano essere ormai molto chiari. Il via libera dell’Ema è atteso per il 21 dicembre. Poi arriverà l’autorizzazione dell’Aifa, ultimo passaggio prima dell’arrivo delle dosi in Italia, attese tra Natale e Santo Stefano all’ospedale Spallanzani. Da lì partiranno per le singole Regioni per la somministrazione. Si tratta di un primo passaggio prima di arrivare alla campagna di vaccinazione, attesa per i primi giorni di gennaio con le dosi di Pfizer. E presto si aggiungerà anche Moderna.

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