Napoli, Fabian Ruiz: “Spalletti? È un allenatore speciale, ossessionato”

Napoli, Fabian Ruiz: “Spalletti? È un allenatore speciale, ossessionato”

Il centrocampista del Napoli, Fabian Ruiz si è concesso in una lunga intervista ai microfoni del quotidiano spagnolo AS.

Il mediano del Napoli, Fabian Ruiz ha rilasciato un intervista al quotidiano spagnolo AS, queste le sue parole. Inizia parlando del modulo di gioco: “4-2-3-1? Sì, mi trovo benissimo con quel modulo. Avere al mio fianco un compagno come Anguissa o Lobotka mi dà maggiore libertà. Ogni volta che è possibile, provo ad avvicinarmi all’area rivale per finalizzare la giocata. Sto migliorando in questo aspetto”.

Su Spalletti: “È un allenatore speciale. È totalmente ossessionato dal calcio, lo adora, ci pensa 24 ore al giorno. È molto legato ai suoi giocatori, gli piace dialogare, scherzare… Sa gestire il gruppo e siamo tutti a nostro agio con lui. Credo che questo si noti anche in campo, dove abbiamo sempre le idee chiare”.

Sull’addio di Insigne: “Lorenzo ha vissuto sempre in questo club, però il calcio è così. È stato triste, ma allo stesso tempo siamo felici del fatto che vada a vivere quest’esperienza. Farà bene”.

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Fabian Ruiz parla della sfida contro il Barcellona

Il giocatore del Napoli, Fabian Ruiz discute anche della sfida contro il Barcellona: “È innanzitutto una partita storica grazie a Maradona. Diego è un dio per i napoletani, abbiamo sentito il dolore della città dopo la sua morte e vogliamo rendergli onore di fronte alla squadra che lo ha portato in Europa.”

“Poi, devo ammettere che abbiamo il desiderio di toglierci il sassolino dell’ultima sfida in Champions. Il 3-1 del ritorno è stato troppo severo e vogliamo una rivincita. Gli azulgrana sono una grande squadra, con enorme talento, ma arriviamo alla sfida con fiducia. Credo che sarà una gara equilibrata e spero che stavolta il risultato finale sia diverso”.

Conclude sul pensiero Scudetto: “Sappiamo che è difficile, ma siamo una grande squadra e possiamo restare lassù fino alla fine, lo dimostrano i numeri. Ho vinto un titolo a Napoli, la Coppa 2020, e ci lasciò un sapore agrodolce per non aver potuto festeggiarla con la nostra gente a causa del covid.”

“Non riesco nemmeno a immaginare cosa accadrebbe se riuscissimo a realizzare il sogno… La città lo merita. Notiamo il suo sostegno non solo allo stadio, che è normale, ma anche nel quotidiano, per strada, ovunque”.

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