I motivi dell’esonero di Carlo Ancelotti da allenatore del Napoli sembrano essere chiari a tutti: dai risultati ai dissidi con De Laurentiis.
NAPOLI – Napoli, i motivi dell’esonero di Carlo Ancelotti. Il secondo anno sulla panchina partenopea per il tecnico di Reggiolo non è iniziato nel migliore dei modi. In estate, infatti, erano diverse le voci che volevano l’esperto allenatore italiano lontano dalla città campana per incomprensioni con la dirigenza.
Dissidi, in realtà, mai confermati ma l’epilogo sembra dare ragione alle indiscrezioni. Il mercato è stato il primo vero distaccamento tra Ancelotti e De Laurentiis che l’anno precedenti avevano instaurato un rapporto che sembrava destinato per sempre.
I risultati e il ritiro: i motivi dell’esonero di Ancelotti
I dissidi estivi potevano essere ricuciti solo con il lavoro sul campo ma i risultati (almeno in campionato) non sono mai arrivati. Difficoltà che hanno portato il presidente a decidere per il ritiro. Una comunicazione non piaciuta ad Ancelotti tanto da contestare la decisione De Laurentiis. Ed è stata propria questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Le parole del tecnico sono state interpretate dalla dirigenza come un alibi per i giocatori che hanno deciso di non rispettare le decisioni del presidente e abbandonare il ritiro. Da quel momento i due sono stati dei separati in casa fino alla decisione di esonerarlo.
Il duro compito di Gattuso
Non sarà semplice per Gattuso riprendere in mano la situazione ma le prossime due partite potrebbero essere l’ago della bilancia e soprattutto dire se la decisione del presidente è stata quella giusta. Altri risultati negativi rischiano di essere un vero boomerang per De Laurentiis.
Settimane decisive a Castel Volturno con il mercato invernale che potrebbe portare una rivoluzione nella rosa azzurra e il nome principale sul taccuino di Giuntoli sembra essere proprio Zlatan Ibrahimovic.