Narcotraffico e riciclaggio di opere d’arte: indagato Alberto Genovese

Narcotraffico e riciclaggio di opere d’arte: indagato Alberto Genovese

L’imprenditore Alberto Genovese, a processo per violenze sessuali, è indagato anche in un’inchiesta contro narcotraffico e riciclaggio.

Alberto Genovese è un nome ormai noto alla cronaca italiana. L’imprenditore, diventato famoso tramite il web, è noto per essere stato indagato per violenze sessuali con l’uso di droghe. Ma il suo nome figura anche in un’inchiesta contro un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. L’associazione in questione, affiliata a narcos sudamericani, esponenti della criminalità organizzata e latitanti, aveva anche legami con l’imprenditore del web Genovese. L’accusa nei confronti dell’uomo è quella di aver acquistato e ceduto ketamina, droga il cui utilizzo era legato ai party che avvenivano in Terrazza Sentimento. Nel dettaglio, si parla di 100 grammi di ketamina comprati da due altri indagati.

Le accuse nei confronti dell’imprenditore

L’indagato Gennaro Falzarano, accusato di aver portato la droga a Genovese, avrebbe detto all’imprenditore: “Cento li porto adesso”, riferendosi ai grammi di ketamina chiesti dall’imprenditore. Stando all’ordinanza del gip, sarebbe significativo il fatto che Genovese sia successivamente balzato agli onori delle cronache nel mese di ottobre 2020 perché raggiunto da ordinanza cautelare con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazza mediante uso di cocaina rosa e ketamina nel corso di una festa organizzata proprio presso la propria abitazione di piazza Beltrade 1.

Polizia

L’operazione in questione

L’operazione speciale nella quale è coinvolto Genovese ha coinvolto circa 200 agenti, tra Italia ed Europa. Sono state effettuate più di 50 perquisizioni, e sono stati sequestrati conti correnti di due aziende, rispettivamente nei settori di trasporti e logistica. Anche un circolo di Cologno Monzese è stato perquisito. All’interno del circolo, si è scoperto che due soci erano coinvolti in un’importazione consistente di hashish. Ma non si tratta solamente di droga: anche la galleria d’arte ART3035 Gallery di Amsterdam sembrerebbe essere un luogo d’interesse, in quanto lì venivano riciclati i proventi del traffico di droga tramite false vendite di opere d’arte.