Non solo colpa del clima: il duro parere di Vittorio Feltri sulle tragedie, avvenute o sfiorate, come quelle recenti del Natisone e del Brenta.
La colpa per alcune recenti tragedie non è solo del clima. Questo, in sintesi, il parere di Vittorio Feltri che, per Il Giornale, ha risposto ad un lettore che gli ha chiesto un commento sui recenti drammatici fatti avvenuti nel Natisone, con tre ragazzi tragicamente coinvolti, e quello del Brenta, con due giovani salvati per miracolo.
Feltri, clima e tragedie: il commento
Come sempre accade nel suo editoriale per Il Giornale, Feltri ha risposto in modo molto diretto alla domanda di un lettore che, dopo aver preso in esame i due recenti terribili episodi accaduti nel Natisone e nel Brenta, gli ha chiesto: “Forse, a causa del cambiamento climatico, assisteremo sempre più spesso ad eventi simili e qualche volta non andrà tanto bene. Lei cosa ne pensa?”.
Il pensiero del direttore è stato preciso fin dal principio: “Ovviamente è facile dare sempre la colpa al cambiamento climatico, diventato oramai capro espiatorio di politici incompetenti e negligenti e anche di gente senza cervello, la quale, sfidando la natura e pure la sorte, si avventura in situazioni di evidente pericolo mettendo a rischio la propria pelle e altresì costringendo la collettività a questo dispiegamento di forze e mezzi che potrebbero essere utili in altro modo e altrove”, il commento di Feltri.
Secondo il giornalista “adottando un minimo di prudenza, si eviterebbe a monte di ritrovarsi in balia di un fiume o di un torrente in piena, si tratta di uno spreco di denaro pubblico determinato dalla leggerezza e dalla stupidità di taluni individui”.
“Il cretino di turno non manca mai”
Il pensiero di Vittorio Feltri si è confermato, anche in questo caso, molto duro e diretto come nel suo stile: “Ci dispiace per i morti. Ci mancherebbe. Ma sarebbe il caso di specificare che di frequente le persone se la vanno a cercare, non sono vittime del clima impazzito bensì della propria superficialità. Ma ti pare che un fiume si attraversa a nuoto? O che una scampagnata si faccia sul letto di un torrente mentre piove? Il cretino di turno non manca mai […]”.
Dopo aver ricordato un altro episodio avvenuto lo scorso agosto in montagna che aveva causato un intervento dei soccorsi, il giornalista ha concluso: “[…] manca il senso di responsabilizzazione che dovrebbe indurre le persone, giovanissimi inclusi, a valutare le condizioni di pericolo evitandole, tutelandosi”. E ancora: “[…] Questi baldi giovanotti facciano il bagno in piscina o passeggino sul bagnasciuga”.