Naufragio Costa Concordia: la storia dell’incidente all’Isola del Giglio

Naufragio Costa Concordia: la storia dell’incidente all’Isola del Giglio

Il 13 gennaio del 2012, al largo dell’Isola del Giglio, è avvenuto il naufragio della Costa Concordia: la storia dell’incidente.

Era la sera del 13 giugno 2012 quando, al largo dell’isola del Giglio, si è consumata uno dei più gravi incidenti marittimi della storia d’Italia: il naufragio della Costa Concordia. Quanto accaduto quella notte nelle acque della Toscana sconvolsero l’opinione pubblico e per molto tempo si è parlato del naufragio, del comportamento del comandante della nave, il capitano Francesco Schettino, e non solo. Ripercorriamo allora tutte le tappe che hanno portata a quella tragedia.

Naufragio Costa Concordia: l’incidente

Il 13 gennaio del 2012, alle 18.57, la Costa Concordia è partita del porto di Civitavecchia per l’ultima tappa della crociera nel Mar Mediterraneo ed è diretta a Savona. Nei giorni precedenti era partita proprio dalla città ligure e aveva fatto tappa a Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca, Cagliari e Palermo.

Costa Concordia

Intorno alle 21.04 la nave cambiò rotta rispetto a quella che avrebbe dovuto seguire per avvicinarsi all’isola del Giglio (una manovra chiamata “inchino”) per maggiore il maitre Antonello Tievoli che aveva una casa proprio sull’isola toscana.

La nave si è però avvicinato troppo alla costa, anche a causa di un fraintendimento tra l’ordine dato da Schettino e il timoniere. Alle 21:45:07, due secondi dopo l’ultimo ordine dato dal comandante Schettino, la nave ha urtato gli scogli delle Scole.

Costa Concordia: il naufragio

L’impatto contro gli scogli ha provocato una falla della lunghezza di 35 metri. I motori elettrici principali e i generatori a gasolio sono andati subito fuori uso. In breve tempo la nave ha iniziato a imbarcare acqua e gli scompartimenti ad allagarsi. Alle 22.26 tutta la sala macchine e i locali connessi erano completamente allagati.

Alle 22.31 il comandante Schettino ordinò evacuazione del personale che si trovava nelle aree allagate, successivamente fu chiesto ai passeggeri di riunirsi ai punti riunione e alle 22.43 arrivò l’inviato a indossare i salvagenti. Alla 22.54, ben 69 minuti dopo l’impatto venne dato l’ordine di abbandonare la nave che nel frattempo si stava piegando sempre piaciuto.

Costa Concordia: i morti nel naufragio

Purtroppo non tutte le persone a bordo della Costa Concordia riuscirono a salvarsi. Le vittime furono 32:

Dayana Arlotti, passeggera (6)
Williams Arlotti, passeggero (37)
Elisabeth Bauer, passeggera (79)
Michael Blemand, passeggero (25)
Tomás Alberto Costilla Mendoza, membro dell’equipaggio (inserviente; 49)
Maria D’Introno, passeggera (30)
Sándor Fehér, membro dell’equipaggio (violinista; 30)
Horst Galle, passeggero (38)
Christina Mathilde Ganz, passeggera (66)
Norbert Josef Ganz, passeggero (72)
Giuseppe Girolamo, membro dell’equipaggio (batterista; 30)
Jeanne Yvonne Gregoire, passeggera (70)
Pierre André Émile Gregoire, passeggero (69)
Gabriele Maria Grube, passeggera (52)
Guillermo Gual Buades, passeggero (68)
Barbara Ann Heil, passeggera (70)
Gerald Frank Heil, passeggero (70)
Egon Martin Hoer, passeggero (74)
Mylene Lisiane Marie Théreèse Litzler, passeggera (23)
Giovanni Masia, passeggero (86)
Jean Pierre Micheaud, passeggero (72)
Margarethe Neth, passeggera (62)
Russel Terence Rebello, membro dell’equipaggio (cameriere di sala; 32)
Inge Schall, passeggera (72)
Johanna Margrit Schroeter, passeggera (60)
Francis Servel, passeggero (71)
Erika Fani Soria Molina, membro dell’equipaggio (cameriera; 35)
Siglinde Stumpf, passeggera (67)
Maria Grazia Trecarichi, passeggera (50)
Luisa Antonia Virzì, passeggera (49)
Brunhild Werp, passeggera (73)
Josef Werp, passeggero (68)

Costa Concordia: Schettino e il processo

Il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, dopo l’incidente fu arrestato con le accuse di naufragio, omicidio colposo plurimo e abbandono di nave in pericolo (lasciò infatti la nave bene prima che tutte le altre persone a bordo ebbero fatto lo stesso).

La condanna della Corta d’appello di Firenze, arrivata il 31 maggio 2016, è stata a 16 anni di carcere. Francesco Schettino è stato inoltre interdetto per 5 anni da tutte le professioni marittime. La sentenza è stata poi confermata dalla Corte di Cassazione il 12 maggio 2017 e il comandante della Costa Concordia è stato portato nel carcere di Rebibbia a Roma.

Costa Concordia al Giglio: il recupero del relitto della nave

Il 16 settembre del 2013 sono i iniziati i lavori di rotazione della nave. L’operazione è durata circa 19 ore. Nel giugno del 2014 furono poi annunciati i lavori di demolizione del relitto: la Costa Concordia fu trainata da due rimorchiatori oceanici al porto di Genova. I lavori di demolizione e smantellamento si completarono il 7 luglio del 2017.