Il caso Diciotti tiene ancora banco. La Procura di Agrigento è al lavoro per aprire un’indagine per sequestro di persona. L’inchiesta sarebbe a carico di ignoti.
CATANIA – Nuovo giorno sulla nave Diciotti per i 177 migranti che sono in attesa del via libera per sbarcare sul territorio siciliano. La questione dell’imbarcazione continua a tenere banco al governo, con la Procura di Agrigento che ha annunciato una possibile indagine per sequestro di persona e arresto illegale a carico di ignoti.
La conferma sarebbe arrivata direttamente da Luigi Patronaggio, che è salito a bordo della nave per un’ispezione. “Dobbiamo fare – dichiara il procuratore riportato da Repubblica – le nostre attente valutazioni. La politica ha la legittimità di prendere le decisioni ma non possono scontrarsi con la Costituzione italiana e il Codice Penale. L’ipotesi di trattamento illecito di persone a bordo è in piedi“.
“Valuteremo – ha continuato Patronaggio – anche l’ipotesi della privazione della libertà personale e le decisioni le prenderemo nei prossimi giorni. Non dipenderà da me quando avverrà lo sbarco ma spero il prima possibile. La situazione è critica, ci sono casi di scabbia e i 29 minori non accompagnati hanno il diritto di sbarcare“.
Caso Diciotti, il procuratore Ajello scrive a Matteo Salvini
Nel pomeriggio del 22 agosto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha ricevuto una lettera del procuratore del Tribunale dei Minori di Catania, nella quale si chiede “lo sbarco dei minori a bordo per iniziare i procedimenti giudiziari a loro tutela e l’inserimento in strutture di accoglienza adeguata“.
La Comunità di Sant’Egidio ha espresso “enorme preoccupazione per questa situazione. Si è parlato anche di sequestro di Stato. La provocazione di questa espressione rende abbastanza bene l’idea di ciò che sta succedendo. Troviamo indecoroso e disumano il modo in cui sono trattate le 177 persone“.
Di seguito il video con la nave Diciotti a Catania
fonte foto copertina https://twitter.com/blutarski_bluto