“Needle spiking”, la nuova preoccupante tendenza
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Direttore: Alessandro Plateroti

“Needle spiking”, la nuova preoccupante tendenza

Ospedale

“Needle spiking”, è questo il nome dell’ultima tendenza che da mesi viene praticata durante i ritrovamenti festosi. Indagano le autorità.

“Needle spiking” è il nome di una recente pratica diffusasi in Francia, Inghilterra e Belgio. Si tratterebbe di un avvelenamento iniettato attraverso un ago. Sarebbero delle iniezioni lampo fatte da sconosciuti, che si approfittano di vittime ignare. Gli autori dell’iniezione agiscono al buio, durante feste o concerti, quando la vittima non se lo aspetta.

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I sintomi causati dall’iniezione

L’iniezione provoca giramenti di testa, nausea ed un segno rosso sulla mano oppure sul braccio. Le procure stanno indagando su questa nuova folle tendenza. Si tratta dell’iniezione di una sostanza tossica, ancora però non è stata indentificata. Potrebbe essere un veleno, forse il GHB, la droga dello stupro, o nel peggiore dei casi, l’Aids.

Da mesi, migliaia di giovani, la maggior parte delle volte ragazza, stanno raccontando in tutta Europa di essere stati vittime di questa preoccupante pratica. Registrati la maggior parte dei casi in Francia, Inghilterra e Belgio. Dopo la puntura, un’inevitabile corsa in ospedale, a causa dei malori improvvisi provocati da questo presunto avvelenamento.

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La pratica si chiama needle spiking, e indica l’avvelenamento con l’ago. Dopo diverse segnalazioni, hanno cominciato a indagare alcuni procuratori. Gli inquirenti hanno aperto diverse inchieste, volte a far luce sui casi di avvelenamento. Anche le prefetture si stanno adoperando per contrastare questo fenomeno, diffondendo messaggi di avvertimento durante gli incontri festivi, invitando le persone a segnalare qualsiasi anomalia.

Il caso di Tolone

Nella giornata di ieri la Corte ha rinviato a giudizio un ragazzo di 20 anni a Tolone per «violenze aggravate dalla detenzione di un’arma – in questo caso la siringa – e dalla premeditazione. È in detenzione provvisoria».  Questo è quanto dichiarato dal procuratore di Tolone Samuel Finielz.

Sono oltre una ventina le persone che in quell’occasione si sono rivolte agli ospedali a causa delle punture. Tra le vittime, anche una poliziotta, che è stata ricoverata in seguito al malore provocato dalla puntura. «Ha avuto un malore», ha spiegato il procuratore anche se «ancora non è chiaro se sia legato a una sostanza tossica iniettata o alla situazione di stress».

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ultimo aggiornamento: 7 Giugno 2022 10:07

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