Nek sulla serata al Twiga: "Era meglio non prenderlo quel microfono"
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Nek sulla serata al Twiga: “Era meglio non prenderlo quel microfono”

Nek

Nek nella bufera per la piccola esibizione al Twiga, poi chiarisce: “Solo due canzoni, non era concerto. Era meglio non prenderlo quel microfono”.

Arrivano le scuse di Nek per la sua esibizione al Twiga di Forte dei Marmi, prestigioso e rinomato locale sulla spiaggia di Daniela Santanché. Il cantante, in occasione di una festa privata, ha cantato qualche pezzo in pubblico. Non un concerto, ma sicuramente un’occasione di assembramento, come testimoniato dalle immagini finite sulla rete.

Nek al Twiga, la versione del cantante: “Il deejay ha alzato il volume su una mia canzone e mi è stato chiesto di accennare un paio di pezzi (non un concerto)”

Il caso era stato sollevato da un esponente del Movimento 5 Stelle che aveva accusato Nek di aver fatto un concerto nel locale della Santanché, che ha precisato come per tutta l’estate siano state rispettate le norme anti coronavirus e che nessuno dei dipendenti sia risultato positivo al tampone.

Il caso però è diventato di rilevanza nazionale, al punto che Nek ha voluto chiarire la sua posizione scusandosi per la leggerezza.

“Mi sono preso qualche tempo per rispondere con la calma necessaria su quello che è successo, perché non voglio che passi un’immagine di me che non corrisponde a chi sono[…]. Mi trovavo con la mia famiglia a una cena nello stabilimento dove ho passato (come ogni anno) l’estate, sempre nel pieno rispetto di tutte le regole. Una cena privata all’aperto per i soli clienti dello stabilimento, che ho trascorso seduto al tavolo con i miei congiunti. Il deejay ha alzato il volume su una mia canzone e mi è stato chiesto di accennare un paio di pezzi (non un concerto), ho accettato amichevolmente l’invito a prendere il microfono”, racconta Nek respingendo le accuse di aver preparato un concerto in piena regola.

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Roma 01/09/2014 – Match for peace / foto Insidefoto/Image nella foto: Nek

“Era meglio non prenderlo quel microfono”

Ho commesso una leggerezza: la musica crea aggregazione, le persone hanno cominciato a farsi prendere dall’entusiasmo e, anche se l’evento era privato, sarebbe stato meglio non accettare e non prenderlo quel microfono. Ho passato questa estate a fare dei piccoli concerti nel pieno rispetto delle regole di distanziamento a tutela della salute di tutti. E da lì non mi schiodo, la priorità è sempre quella“, prosegue il cantante, che quindi invita ad osservare le regole contro il coronavirus.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:19

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