Nel caos della Russia e fuori dall’Ue: il momento più difficile per Salvini

Nel caos della Russia e fuori dall’Ue: il momento più difficile per Salvini

Le voci sui fondi dalla Russia e l’esclusione dall’Europa: per Matteo Salvini inizia il periodo più buio (fuori dai confini italiani).

Leader in Patria e ai margini dell’Europa: per Matteo Salvini inizia il suo momento più difficile. Dall’altare alla polvere in sole ventiquattro ore. I problemi per la Lega iniziano con l’audio pubblicato da BuzzFeed che parla di un finanziamento della Russia al Carroccio per le elezioni europee. Sessantacinque milioni di dollari provenienti dal petrolio. Una notizia che non fa sorridere neanche gli Stati Uniti.

Il secondo colpo il vicepremier lo incassa poche ore dopo, quando l’Europa completa il quadro ufficializzando le nomine e gli incarichi. Nessun leghista presente. Ciliegina sulla torta, la Procura di Milano indaga sul rapporto tra il partito di via Bellerio e Mosca.

Vladimir Putin

Fondi russi alla Lega, Salvini si dichiara innocente ma teme la ‘mano degli Usa

Salvini ha provveduto immediatamente a respingere ogni accusa e illazione sui fondi immessi dalla Russia nelle casse del partito. O sui conti di chi di dovere. Ma il sospetto che si tratti di un’operazione in qualche modo guidata dalla Casa Bianca resta.

Possibile che il leader della Lega possa risultare scomodo ai grandi capi statunitensi? Il fatto che l’audio dello scoop sia stato pubblicato da un sito vicino alla Casa Bianca alimenta i dubbi che possa trattarsi di una campagna studiata per screditare il vicepremier leghista.

Di certo la notizia getta un’ombra sulle spalle della Lega e soprattutto della Russia, che sarebbe così l’alleata del partito sovranista che alla vecchia Europa proprio non piace.

Fonte foto: https://twitter.com/matteosalvinimi

L’Europa lascia la Lega ai margini

E non si esclude che l’indiscrezione sui rapporti tra la Lega e Mosca abbiano in qualche modo influenzato Bruxelles, che ha deciso a sorpresa di lasciare fuori la Lega dalle nomine europee premiando, per quando riguarda l’Italia, il Partito democratico e Forza Italia.

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