Neonato abbandonato: biglietto shock accanto al corpicino

Neonato abbandonato: biglietto shock accanto al corpicino

Storia drammatica per un neonato abbandonato nell’androne di un palazzo. Accanto al suo corpicino anche un biglietto.

Sono in corso le indagini sul neonato abbandonato nell’androne di un palazzo Aler in via Apuli a Milano, zona Giambellino. La vicenda, scoperta nelle scorse ore, ha scosso tutto il capoluogo lombardo anche per via di un biglietto lasciato accanto al corpicino del piccolo.

Neonato abbandonato: i fatti

Dalle prime ricostruzioni sull’accaduto, pare che il neonato sia stato abbandonato nell’androne di una palazzina di Milano, precisamente in un palazzo Aler in via Apuli, nella serata di giovedì 1° febbraio.

Ad accorgersi del piccolissimo bimbo è stato un inquilino del condominio, Gamal Ghobrial, 53 anni, egiziano. L’uomo abita al primo piano della struttura insieme alla moglie e ai quattro figli.

Da quanto si apprende, il 53enne avrebbe trovato il bebè avvolto da una coperta e lasciato vicino allo zerbino grigio dell’appartamento del suo appartamento. Dopo la scoperta avrebbe subito informato le forze dell’ordine che sono arrivate sul posto per procedere ad ogni accertamento del caso.

Il biglietto accanto al piccolo

A destare particolare clamore, oltre all’abbandono del neonato, anche il biglietto che, presumibilmente suo padre, ha lasciato accanto al corpicino del piccolo.

“Abito qui vicino a voi. Sua mamma è morta al momento del parto, non ho la possibilità di crescerlo da solo. Vi chiedo di curare il bambino finché non sistemo la mia vita”, le parole che sarebbero state scritte nel messaggio lasciato.

Al momento, al vaglio delle autorità, ci sono diverse piste. In primis verranno analizzate le telecamere dello stabile Aler di via Apuli che, a quanto pare, sarebbero state funzionanti nei momenti dell’abbandono del piccolo.

Saranno proprio le telecamere, con ogni probabilità, a far scoprire alla polizia chi ha lasciato il piccolo davanti alla casa del 53enne e anche i suoi successivi movimenti.

Al netto di questa possibilità, va detto che la porta della scala H (in cui è stato rinvenuto il piccolo) non sarebbe direttamente sorvegliata.

Argomenti