Nessun diritto all'oblio su scala globale per Google
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Direttore: Alessandro Plateroti

La vittoria di Google: nessun diritto all’oblio su scala globale

Nessun diritto all’oblio su scala globale per Google. A dirlo è una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

BRUXELLES (BELGIO) – Nessun diritto all’oblio su scala globale per Google. Una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha dato ragione alla multinazionale con i contenuti che nel nostro continente sono considerati “dimenticabili” potranno essere visibili nei risultati di ricerca del motore di ricerca anche all’esterno del nostro continente.

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La battaglia legale

La battaglia legale tra Google e alcuni Stati membri durava ormai da diversi anni. La prima sentenza (a livello locale) risale al 2016 quando la Francia ha condannato il colosso di Mountain View ad una multa di 100mila euro per essersi rifiutato di cancellare a livello globale i contenuti che hanno diritto all’oblio.

La vicenda, poi, è stata portata dalla giustizia transalpina alla Corte di giustizia che ha dato ragione a Google. Non sono esclusi ricorsi per cercare di ribaltare la sentenza espressa dal Lussemburgo. In attesa di possibili impugnazioni da parte dei legali degli Stati, i giudici hanno dato ragione al motore di ricerca che quindi potrà rendere visibili i risultati di ricerca anche all’esterno dell’Unione. Si tratta di una decisione che rischia di creare un precedente anche per gli altri colossi di internet.

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fonte foto https://www.facebook.com/GoogleIT/

Il diritto all’oblio

Il diritto all’oblio è stato sancito dall’Unione Europea nel 2014 ma non è un qualcosa di esportabile. La decisione della Corte di Giustizia sicuramente apre uno scenario che fino a questo momento non poteva essere immaginato. Con il tempo, infatti, si potrebbero ampliare le differenze tra l’accesso ai contenuti su internet nelle varie aree del mondo. Per esempio i cittadini potrebbero non accedere a dei contenuti che sono visibili negli Stati Uniti.

Si tratta di una sentenza storica che ha dato ragione ancora una volta a Google.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/GoogleIT/

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ultimo aggiornamento: 24 Settembre 2019 15:24

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