Nessuna variante ‘buca’ i vaccini. A dirlo è uno studio pubblicato sulla rivista ‘Cell’.
ROMA – Nessuna variante buca i vaccini contro il Covid. A dirlo è uno studio condotto dai ricercatori del La Jolla Institute for Immunology in collaborazione con l’ospedale San Martino di Genova e la stessa università del capoluogo ligure.
I risultati di questa analisi sono stati pubblicati sulla rivista Cell e vedremo se in futuro ci saranno delle conferme dell’ipotesi oppure si dovrà fare un passo indietro anche perché il virus cambia e muta quotidianamente e per questo motivo difficile avere delle certezze al momento.
Lo studio
Lo studio ha confermato che le cellule T riconoscono tutte le diverse varianti emerse in questi due anni, compresa quindi anche la Omicron. I ricercatori, inoltre, hanno evidenziato come la reattività nei primi sei mesi resta intorno al 90% mentre scende all’85% se si parla di variante sudafricana.
La situazione, quindi, sembra essere sotto controllo e si può guardare al futuro con maggiore tranquillità. Come detto, si tratta di studi che proseguiranno nei prossimi mesi e non si escludono delle novità importanti oppure un cambio della protezione.
Filaci: “Protezione più lunga anche di sei mesi”
Gilberto Filaci, uno degli autori dello studio, ha sottolineato come “l‘immunità indotta dalle cellule T è perciò duratura e significativa contro tutte le varianti conosciute e non viene bucata neppure da Omicron“.
“Visti i risultati dei test a sei mesi dal vaccino – ha aggiunto riportato dall’Ansa – è molto probabile che le cellule T dei vaccinati diano luogo a una protezione immunitaria di lunga o lunghissima durata nei confronti della malattia grave. La terza dose resta molto importante per minimizzare ulteriormente il pur lievissimo calo della risposta delle cellule T osservato dopo sei mesi dalla vaccinazione. Ed è anche plausibile che il vaccino possa rallentare le prossime varianti“.