Nella consueta rassegna stampa, Nicola Porro affronta diversi temi legati alla guerra in Israele e al terrorismo.
Non le manda a dire nella sua consueta rassegna stampa Nicola Porro. Il giornalista, infatti, analizzando le tematiche d’attualità e le prime pagine dei giornali di oggi ha avuto modo di dire la sua sulla guerra in Israele, Hamas e ovviamente anche il terribile attentato avvenuto a Bruxelles. Spicca il titolo scelto per la sua analisi: “I tunnel dei terroristi costruiti con i nostri soldi”.
Nicola Porro, il commento sui tunnel dei terroristi
Nella solita rassegna stampa mattutina, ‘Zuppa di Porro’, il giornalista e conduttore ha analizzato, come sempre, le prime pagine dei giornali con i principali argomenti legati alla guerra e all’attentato a Bruxelles.
Sul suo sito si legge: “Arriva il terrorismo in Europa, e sai che novità. Rep sceglie di dedicare alla vicenda belga il primo sfoglio, il Corriere continua con Gaza. Stamattina hanno ucciso il terrorista: stava al bar. Intanto in Italia operazione antiisis in corso. Meotti fantatstico dul Foglio ci spiega dove finiscono i soldi di aiuti a Gaza. Travaglio sono un po’ di giorni che fa fondi storici alla wikipedia. Altra pasta Quirico sulla Stampa. Moni Ovadia si dimette dalla direzione del tetaro e fa la vittima: Del Vigo fa bene a dire che cacciarlo sarebbe stato illiberale. Manovra da 28Bil, tutta sui redditi bassi. Tutti sono diventati di centro destra, almeno se si parla di Tusk in Polonia. L’incredibile cena di Schoreder che non paga ilconto nello stellato”.
A spiccare, però, sono le parole in merito ai soldi che l’Occidente, di fatto, dà ai terroristi. Porro, infatti, facendo riferimento all’articolo de Il Foglio a firma di Giulio Meotti, ha spiegato: “Ci spiega che i tunnel del terrore […] sarebbero stati costruiti con i nostri soldi. Varie volte è stata rifornita Gaza di cemento e di materiale da costruzione da parte delle comunità internazionali. Invece di costruire le case hanno costruito i tunnel”.
Lo sfogo
Da questa premessa, poi, Porro ha detto la sua senza freni: “Questa cosa dei tunnel è una cosa che ben sappiamo. Soltanto le teste di ca**o occidentali possono continuare a finanziare Gaza con miliardi, e dico miliardi. La questione non è aiuti umanitari ma aiuti ad Hamas”.
L’articolo de Il Foglio ha anche sottolineato le parole di Dore Gold, ex ambasciatore israeliano all’Onu: “Israele ha fatto entrare a Gaza 4.824.000 tonnellate di materiali da costruzione e questi sono stati spesso utilizzati per costruire nuovi tunnel che penetrano nel territorio israeliano”.
Si parla di ben 700 camion di rifornimenti al giorno dal 2006, con farmaci, cibo e materiale da costruzione, entrati a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom con una media di 3,5 milioni di tonnellate di materiali da costruzione all’anno.