Niente domiciliari per Graziano Mesina: si oppone alle cure

Niente domiciliari per Graziano Mesina: si oppone alle cure

Secondo i giudici è impossibile arrivare ad una “diagnosi certa”, per cui a Graziano Mesina non vengono concessi i domiciliari.

Il latitante sardo Graziano Mesina, arrestato nella notte tra il 17 e il 18 dicembre 2021, rifiuta le cure e ogni accertamento diagnostico da parte del personale sanitario. Senza riuscire ad ottenere una diagnosi sulle sue condizioni di salute, il Tribunale di Sorveglianza di Milano nelle scorse settimane ha deciso di non concedere all’80enne il differimento pena con detenzione domiciliare.

Prigione

Rigettata la richiesta dei domiciliari

A seguito dell’opposizione dell’ex primula rossa del Supramonte di fronte ai tentativi da parte del personale medico di curarlo, il giudice Giovanna Di Rosa ha ufficializzato la sua decisione. L’atteggiamento di Mesina, che offre alcuna collaborazione davanti ai tentativi dei medici di arrivare ad una diagnosi certa.

La decisione è stata presa in un procedimento aperto d’ufficio da parte dei giudici e senza un’istanza difensiva, in cui i magistrati milanesi hanno espresso un principio secondo cui non si può approfondire il “quadro diagnostico” di fronte al rifiuto del detenuto, e quindi non è possibile concedere il differimento pena.

Caso Cospito

Nei giorni scorsi, la Sorveglianza milanese ha respinto anche la richiesta di differimento pena con detenzione domiciliare avanzata dall’anarchico Alfredo Cospito. Le condizioni di salute del detenuto, sono “il frutto di una deliberata e consapevole scelta”, e inoltre nel reparto ospedaliero queste possono essere monitorate “nel modo più attento”.