Nodo congiunti sull'autocertificazioni: generalità non saranno indicate
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Direttore: Alessandro Plateroti

Nodo ‘congiunti’ sull’autocertificazione: per la privacy non dovrebbero essere indicate le generalità

Modulo autocertificazione

Coronavirus, nodo autocertificazione per la fase 2: le generalità dei congiunti non dovrebbero essere specificate nell’autocertificazione per la tutela della privacy.

Il termine congiunti complica e non poco il governo in vista della fase 2, anche per quanto riguarda la nuova autocertificazione. Che potrebbe non esserci.

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Le generalità dei congiunti non dovranno saranno specificate nell’autocertificazione per motivi di privacy?

In attesa di una circolare che possa spiegare al meglio chi debba intendersi per congiunti, visto che il significato specificato dal Codice Penale è stato ampliato da una nota poco chiara di Palazzo Chigi, le polemiche si moltiplicano e interessano anche la sfera della privacy.

Proprio in nome della privacy, chi andrà a visitare i congiunti non sarebbe tenuto ad indicare e specificare le loro generalità.

Carabinieri
Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/carabinieri.it

In attesa della circolare del Viminale e di un chiarimento di Palazzo Chigi

Per fare luce sulla situazione si attendono la circolare del Viminale e una risposta di Palazzo Chigi alle FAQ, le risposte alle domande frequenti. In base a quello che è emerso nelle ultime notizie, per giustificare la visita ai congiunti basterà barrare la voce urgente assistenza a congiunti. E le generalità dei congiunti non dovrà essere specificata e non potrà essere richiesta dagli uomini delle Forze dell’Ordine.

Potrebbe non essere prodotta una nuova autocertificazione

A questo punto una nuova autocertificazione non avrebbe senso. Chi si muoverà per far visita ai congiunti sbarrerò la voce presente sul modulo in vigore ignorando ovviamente la parte legata alle necessità, che per questo tipo di visite non è più richiesta.

Modulo autocertificazione
Modulo autocertificazione

I rischi legati alla mobilità

È evidente che questo tipo di libertà rischi di far cadere ogni tipo di restrizione. Chiunque potrebbe uscire anche per andare a trovare un amico o per altri motivi. Che in linea teorica non sarebbero consentiti dal nuovo Dpcm.

La corretta gestione della fase 2 ricade quindi inevitabilmente sul senso di responsabilità dei cittadini, chiamati a non calcare la mano e a non approfittarsi di quello che a tutti gli effetti sembra un buco nella macchina organizzativa.

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ultimo aggiornamento: 29 Aprile 2020 9:43

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