Nomadi digitali: cresce il numero di chi sceglie il sud
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Direttore: Alessandro Plateroti

Nomadi digitali: cresce il numero di chi sceglie il sud

smart working

La pandemia ha portato ad un incremento di tele-lavoro e dei nomadi digitali, tra questi la maggior parte sceglie il Sud

I nomadi digitali sono coloro che non hanno bisogno di una postazione fissa per lavorare dato che il loro lavoro si svolge in smart working quindi possono trovarsi ovunque. Non essendo legati ad un ufficio, una sede e quindi una città la maggior parte dei nomadi digitali preferisce mete lontano dalla città. C’è chi emigra in Polinesia o nelle isole remote del Portogallo e c’è chi emigra verso il Sud.

La forte emigrazione dei giovani verso il Nord è sempre stata causata dalla mancanza di lavoro nelle regioni del sud. Ma il tele-lavoro ha permesso un’inversione di rotta. Infatti, 3 su 4 dei nomadi digitali sceglie di vivere al Sud. I remote worker tra i 25 e i 44 anni si occupano per la maggiore di comunicazione e marketing e secondo il nuovo rapporto sul Nomadismo Digitale in Italia, ovvero dei nomadi digitali che vengono a soggiornare per pochi mesi nel nostro paese, scelgono di soggiornare nelle regioni meridionali.

Smartphone, appunti e block notes
Smartphone, appunti e block notes

Il Sud rilancia il turismo

Secondo il rapporto il Mezzogiorno e le isole sono le destinazioni gradite da 3 intervistati su 4 (76%). Le attività che vogliono sperimentare i nomadi digitali sono perlopiù gli eventi culturali e quelli enogastronomici (60%), seguiti da attività a contatto con la natura (51%), esperienze originali e caratteristiche del territorio (40%) e da attività di socializzazione con la comunità locale (37%). Tutte attività di cui le regioni del Sud Italia offrono una ricca scelta.

Essendo un lavoro che si svolge da remoto la cosa principale ed essenziale per loro è ovviamente la connessione a Internet che influenza molto la scelta della destinazione (65%). Un’altra variabile sono i costi della vita (61%) molto più bassi nelle regioni del Sud. Grazie al Sud dopo la pandemia si è registrato un rilancio del turismo. L’esperienza dei nomadi digitali però dura poco. Secondo gli intervistati potrebbe andare da 1 a 3 mesi (42%), oppure da 3 a 6 (25%). Complessivamente, per quasi un nomade digitale 1 su 2, la permanenza potrebbe durare oltre i 3 mesi e fino a 1 anno (45%).

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ultimo aggiornamento: 8 Aprile 2022 18:03

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