Bankitalia, malumori della Lega sulle nomine, resta alta la tensione

Nomine Bankitalia, i dubbi della Lega: non sarebbero state valorizzate le risorse interne all’Istituto. Nuovi strascichi con il Movimento Cinque Stelle.

Il governo continua a discutere. Gli argomenti e i punti di contrasto sono tanti, troppi per il premier Giuseppe Conte che nelle ultime settimane in più di un’occasione ha provato a richiamare all’ordine Salvini e Di Maio. Anche in occasione del Consiglio dei Ministri del 30 aprile è stato il capo del governo a prendere in mano la situazione con un lavoro di mediazione che ha portato alla notifica delle nomine per Bankitalia.

Lega e Movimento Cinque Stelle in clima da campagna elettorale

I nomi proposti da Ignazio Visco sono stati approvati dal Cdm ma hanno lasciato uno strascico di malumore e polemiche alle spalle. Non sono pienamente soddisfatti e leghisti così come non lo sono i pentastellati, ancora una volta divisi. I due leader, in piena campagna elettorale in vista delle europee, continuano a contendersi il primato.

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Nomine Bankitalia, le perplessità della Lega

Stando a quanto riferito da diverse agenzie di stampa, che citano fonti del Carroccio, la Lega sarebbe rimasta delusa dalle nomine per la Banca d’Italia. Le perplessità di Salvini sarebbero legate al fatto che i nomi proposti non valorizzerebbero le risorse interne all’Istituto, andando a pescare all’esterno mettendo in secondo piano profili di spicco da anni al lavoro per Bankitalia.

Il caso Siri e il fascicolo su Roma

Restano al momento irrisolti due casi spinosi, quello legato alle dimissioni (chieste dal Movimento Cinque Stelle) di Armando Siri e quello su Roma, con la Lega che continua a chiedere un passo indietro di Virginia Raggi.