Tragica vicenda: muore a soli 10 mesi

Tragica vicenda: muore a soli 10 mesi

Nove medici indagati al Regina Margherita di Torino: hanno reciso per sbaglio l’aorta di un bambino di 10 mesi.

È il 5 aprile 2021 quando il cuore del piccolo bambino di 10 mesi smette di battere a causa di un errore medico, che per sbaglio ha reciso l’aorta. Il bimbo era ricoverato all’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino, che è considerato il più importante del Piemonte, ma anche tra i principali di tutta Italia.

Il principale responsabile di questo tragico incidente sarebbe il chirurgo che ha operato il bambino, ma ad essere indagati dalla procura oggi ci sono anche altre otto persone, tutte corresponsabili di una catena di eventi che ha portato alla morte del bambino, tra cui la recisione dell’aorta che sarebbe stata scambiata per un altro vaso sanguigno.

L’intervento chirurgico al bambino era stato programmato da tempo, per aggiustare una malformazione congenita a un polmone. Per questa operazione il primario del reparto pediatrico ha chiamato un altro chirurgo proveniente dalle Molinette, che da quanto risulta non sarebbe un esperto di bambini anche se ne aveva già operati diversi, bensì di pazienti adulti.

Ospedale

Nove indagati in tutto per un errore

Durante l’operazione volta a correggere la malformazione polmonare del bambino, il chirurgo ha commesso un errore, risultato poi fatale: ha confuso per sbaglio l’aorta con un altro vaso sanguigno e per questo l’ha recisa. Una volta conclusa l’operazione nessuno degli esperti si è accorto dell’errore commesso e servono più di tre ore per capire che il bambino non si stava riprendendo come avrebbe dovuto.

Si decide quindi di fissare una seconda operazione, ma ormai la situazione è troppo grave e il bambino non può più essere salvato. Il chirurgo proveniente dalle Molinette non è l’unico indagato per la morte del bambino. Secondo la procura infatti sono diverse le persone corresponsabili degli eventi accaduti e che si sarebbero dovuti evitare.

Il problema è che sono stati fatti degli errori nel monitoraggio dei valori del bimbo, prima e dopo l’operazione e questo avrebbe fatto sì che nessuno si sia accorto dell’aorta recisa e delle reali condizioni del piccolo paziente. Per questo motivo sotto accusa ci sono altre otto persone insieme al chirurgo che ha eseguito l’operazione, come il primario di chirurgia e l’anestesista.

L’inchiesta è stata affidata al pm Francesco La Rosa, mentre la famiglia del bimbo è assistita dall’avvocato Michela Malerba; infine, le segnalazioni sulle necessità di fare luce su quanto accaduto per la morte del bambino sarebbero partite dallo stesso ospedale pediatrico.

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