Dopo i confronti interni alla maggioranza, prende forma la nuova bozza del Recovery plan: aumentano i fondi destinati alla Sanità. Ma resta lo spettro del Mes.
Dopo i confronti interni alla maggioranza di governo, prende forma la nuova bozza del Recovery Plan, arrivata a Palazzo Chigi dopo diversi giorni di duro lavoro al Mef. Il Ministro Gualtieri ha messo insieme le richieste arrivate dalle forze di maggioranza e ha lavorato ad una nuova bozza del programma, ovviamente tenendo conto anche della situazione economica e delle risorse effettivamente a disposizione.
La nuova bozza del Recovery plan italiano
Cambia il totale dei fondi a disposizione, che passa a quota 222,03 miliardi. 209 circa sono quelli legati al Next Generation Eu, 66 e mezzo circa sono impegnati in progetti già avviati mentre quasi 145 miliardi sono destinati a nuovi progetti.
Il totale delle risorse impegnate arriva a 310 miliardi perché considerando la programmazione di bilancio per il periodo 2021-26.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, si legge nella nuova bozza inviata alle forze di maggioranza in vista del Cdm del 12 gennaio come riportato dall’ANSA, “si articola in 6 Missioni, che a loro volta raggruppano 16 Componenti funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del governo. Le Componenti si articolano in 47 Linee di intervento per progetti omogenei e coerenti. I singoli Progetti di investimento sono stati selezionati secondo criteri volti a concentrare gli interventi su quelli trasformativi, a maggiore impatto sull’economia e sul lavoro“.
Più soldi destinati alla Sanità
Gualtieri accoglie la proposta unanime di aumentare i fondi per la Sanità. Si passa 9 a 18 miliardi. Una mossa che potrebbe disinnescare anche la discussione sul Mes, che Renzi non sembra comunque intenzionato ad archiviare.
Donne e giovani
Nella nuova bozza del Recovery plan vengono aumentati anche i fondi destinati ai progetti per i giovani e le donne, che hanno pagato e stanno pagando un prezzo elevatissimo per quanto riguarda l’occupazione.
L’impegno per il Sud
Vengono aumentati in maniera considerevole anche i fondi destinati al Sud Italia. Su questo punto anche i Presidenti delle Regioni meridionali avevano chiesto al governo di rivedere il piano.
Le prossime tappe: cosa succede adesso
Il Recovery plan è stato approvato in Consiglio dei Ministri nella serata del 12 gennaio. Dopo l’approvazione si procederà con l’analisi in Parlamento. In ultima istanza il piano sarà inviato a Bruxelles.