Un nuovo documento giudiziario riapre lo scenario sull’origine dell’impero di Silvio Berlusconi.
Come riferisce “La Repubblica” l’Antimafia sta esaminando il tesoro iniziale di Silvio Berlusconi, fondatore di Fininvest, a seguito della scoperta di un nuovo documento giudiziario che sta attirando l’attenzione dei magistrati di Firenze.
Si tratta di una consulenza tecnica che indaga sull’origine dei soldi che hanno dato il via all’impero economico di Berlusconi. Secondo i magistrati, 70 miliardi di lire in contanti sono stati iniettati nelle casse della Fininvest tra il 1977 e il 1980 da fonti non decifrabili, e stanno cercando di capire se vi sia un collegamento con la criminalità organizzata.
L’indagine si estende anche a Marcello Dell’Utri, uomo di fiducia di Berlusconi, e alle donazioni effettuate da quest’ultimo a Dell’Utri. Inoltre, gli inquirenti stanno esaminando alcune operazioni di compravendita aziendale anomale, ovvero acquisizioni di società da parte di Fininvest, che sono state ricapitalizzate per miliardi di lire a pochi mesi dal passaggio di proprietà.
La prima indagine sui soldi di Berlusconi era stata avviata a Palermo, dove ex mafiosi e testimoni avevano dichiarato che i boss palermitani avevano portato valigie piene di denaro frutto del traffico di droga a Milano, anche se la destinazione di questi soldi non è stata provata.