“Il nuovo M5S come una Coca-Cola blu”: la stoccata a Conte

“Il nuovo M5S come una Coca-Cola blu”: la stoccata a Conte

Davide Casaleggio boccia le scelte di Giuseppe Conte, definendo il nuovo Movimento 5 Stelle come una “Coca-cola blu”.

Davide Casaleggio, figlio del cofondatore del Movimento 5 Stelle, si schiera apertamente contro il percorso intrapreso dall’ex premier Giuseppe Conte.

Durante la presentazione del suo libro “Gli algoritmi del potere“, ha espresso opinioni taglienti, tracciando una netta linea di separazione: “Il Movimento si è allontanato così tanto dai suoi principi, che lasciarlo in mano all’ex premier sarebbe come fare la Coca-Cola blu. Non ha senso“.

Giuseppe Conte

La solidarietà di Casaleggio a Grillo e l’attacco a Conte

Come riportato da Il Tempo, Casaleggio si è detto solidale con Beppe Grillo, sottolineando come il simbolo del Movimento 5 Stelle appartenga “a una vecchia associazione, che ne detiene i diritti“.

Inoltre, ha duramente criticato le recenti votazioni che hanno modificato regole storiche come il limite dei due mandati e la figura del garante. “Mi sorprende – ha commentato – che Conte chiami Grillo sabotatore, quando lui sta esercitando una sua prerogativa, un pò come quando il capo dello Stato rimanda alla Camera una legge“.

Inoltre non ha risparmiato critiche nemmeno agli attivisti che, durante un recente incontro, hanno accolto con applausi la presentazione delle slide che sancivano la “caduta del garante“.

Le nuove votazioni e il futuro incerto del Movimento 5 Stelle

La tensione interna non si placa. Fonti vicine a Giuseppe Conte hanno confermato che il popolo del web sarà chiamato a esprimersi nuovamente su tutte le modifiche, in un voto previsto tra il 5 e l’8 dicembre.

Tuttavia, l’iniziativa rischia di alimentare ulteriori divisioni. I sostenitori di Beppe Grillo temono che questa consultazione non abbia l’obiettivo di risolvere la crisi, ma di consolidare il controllo dell’ex premier.

Nel frattempo, il comico e i suoi avvocati si stanno preparando per nuove azioni legali contro le modifiche statutarie volute dall’attuale leader.