RC auto in aumento e nuove accise su benzina e diesel: come questi cambiamenti potrebbero gravare sugli automobilisti.
Negli ultimi mesi, gli automobilisti italiani hanno dovuto fare i conti con un aumento dei costi dell’RC auto, a cui si aggiunge ora la possibilità di una revisione delle accise su benzina e diesel.
Secondo i dati pubblicati da IVASS, a settembre 2024 le tariffe RC auto hanno subito un aumento del 6,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una spesa media che ha raggiunto i 414 euro per polizza.
Ma non è tutto: il Governo sta valutando di ridurre le accise sulla benzina e aumentare quelle sul gasolio, una misura che suscita preoccupazioni tra i consumatori.
Aumento delle RC Auto: perché continuano a salire i costi
Come riportato da Cercassicurazioni.it, le tariffe per l’assicurazione auto in Italia hanno registrato un incremento costante, portando le RC auto a un +17,3% dal gennaio 2022 a oggi.
Secondo il Codacons, associazione a tutela dei consumatori, questa impennata ha causato un esborso aggiuntivo medio di 61 euro per automobilista.
Una delle strategie consigliate per risparmiare è confrontare le diverse offerte delle compagnie assicurative, sfruttando strumenti di comparazione online per individuare la polizza più conveniente.
La proposta di revisione delle accise
Parallelamente agli aumenti delle RC auto, il governo di Giorgia Meloni sta studiando la possibilità di intervenire sulle accise di benzina e diesel, con l’obiettivo di riallinearle.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha spiegato che la proposta non prevede un aumento complessivo delle accise, ma piuttosto un riequilibrio.
Si ridurrebbe la pressione fiscale sulla benzina, mentre quella sul diesel subirebbe un lieve incremento. Tuttavia, la misura non riguarderà gli autotrasportatori, una categoria professionale particolarmente esposta al costo del gasolio.
Attualmente, il peso delle accise incide per il 38% sul prezzo al litro della benzina e per il 35% sul diesel. Il Codacons ha infatti stimato che un rialzo anche solo di 1 centesimo per litro, applicato con l’IVA, comporterebbe un costo annuo aggiuntivo di circa 245,6 milioni di euro per gli automobilisti italiani.