Con 1.025 giorni di attività, il governo di Giorgia Meloni supera Renzi e diventa il quarto più longevo della Repubblica.
Negli ultimi decenni la stabilità politica in Italia è stata un traguardo difficile da raggiungere. In un Paese dove la durata media di un esecutivo è di circa tredici mesi, restare al potere per oltre due anni e mezzo è già un risultato raro. Giorgia Meloni, alla guida del governo dal 22 ottobre 2022, si prepara ora a scrivere una pagina particolare della storia repubblicana: con 1.025 giorni di attività, da martedì il suo esecutivo supererà il record del governo Renzi, fermo a 1.024 giorni.

La classifica dei governi più longevi
Con questo traguardo, il governo Meloni si colloca al quarto posto tra i più duraturi della Repubblica italiana, secondo i dati riportati da Wikipedia e da testate come Il Giornale e Avvenire. Davanti a lei ci sono tre governi storici: il Berlusconi II (1.412 giorni, 2001-2005), il Berlusconi IV (1.287 giorni, 2008-2011) e il Craxi I (1.093 giorni, 1983-1986). Il sorpasso su Craxi, che vale la “medaglia di bronzo”, è previsto per il 20 ottobre 2025, mentre per eguagliare il primato assoluto di Berlusconi servirà arrivare al 4 settembre 2026.
Non è la prima volta che Meloni supera un rivale politico in questa speciale graduatoria. Poche settimane fa aveva scavalcato Giuseppe Conte, che aveva governato per 988 giorni, ma con due esecutivi distinti. Ora, la sfida è con Renzi, leader di Italia Viva, con il quale negli ultimi mesi i rapporti si sono fatti particolarmente tesi.
Significato politico e obiettivi futuri
Il sorpasso su Renzi ha anche un forte valore simbolico. La premier può rivendicare non solo una tenuta politica superiore a quella del suo avversario, ma anche una stabilità di governo che in Italia è spesso sinonimo di maggiore credibilità internazionale. Nella strategia di Meloni c’è l’obiettivo dichiarato di portare il suo governo a completare l’intera legislatura, diventando il primo esecutivo in epoca repubblicana a durare cinque anni pieni senza crisi interne o rimpasti.
Mentre Renzi la accusa di “mille giorni di promesse mancate”, i sostenitori di Meloni celebrano il risultato come prova della capacità di mantenere saldo il timone politico. In un contesto nazionale ed europeo complesso, questa continuità potrebbe rappresentare una carta vincente per affrontare riforme strutturali e sfide economiche.
Durare, come ricordava Andreotti, non è tutto. Ma nella storia della politica italiana, spesso, è già molto.